LECCO – Approvata giovedì in Consiglio Regionale una mozione urgente sull’apertura della caccia al cinghiale nella provincia di Lecco.
Primo firmatario del testo il consigliere del Carroccio Antonello Formenti: “Grazie alla mozione approvata al Pirellone anche il territorio della provincia di Lecco, al pari di tutti gli altri, verrà tutelato dai disastrosi danni provocati dai cinghiali, per i quali si rende necessaria un’efficace politica di contenimento. Solo nell’ultimo triennio le richieste di risarcimento sono triplicate, passando da una somma di 15.000 euro per il 2013 a 43.000 per il 2015”.
“Sino ad ora”, spiega Formenti, “le iniziative messe in atto dalla Provincia lecchese per il controllo della proliferazione di questa specie, in particolare nelle aree a Nord come Valsassina, Valvarrone e Colico, non si sono dimostrate efficaci in quanto si è assistito al costante aumento delle popolazione animale, con progressivo aumento dei danni provocati”.
“Per questo motivo, “conclude il consigliere del Carroccio, “ho chiesto al Governatore Maroni di adottare urgentemente ogni idoneo provvedimento affinché i cacciatori, anche al fine del ridimensionamento del numero di esemplari presenti sul territorio, possano esercitare la caccia al cinghiale all’interno della provincia di Lecco a partire dalla presente stagione venatoria”.
Fino ad oggi la Provincia di Lecco aveva sempre scongiurato l’ipotesi dell’apertura della caccia ai cinghiali sul territorio lecchese, optando per gli abbattimenti autorizzati, atti a contenere la diffusione degli ungulati; dallo scorso 1 aprile però, con il riordino delle funzioni degli enti locale, la Regione è ora competente in materia di caccia e pesca.