LECCO – D’ora in poi sulla carta d’identità si potrà dichiarare la volontà di donare i propri organi in caso di decesso improvviso: con 29 voti su 30 votanti martedì sera in consiglio comunale è stato approvato il decreto che permette ai lecchesi di rendere noto su un documento ufficiale se si è o meno donatori di organi.
Presentato dal consigliere Idv Ezio Venturini, il decreto ha ottenuto consensi sia dalla maggioranza che dalla minoranza. In sala consigliare era presente anche Gianbattista Briacca presidente dell’associazione Aido che ha potuto conoscere in diretta l’esito positivo di questa iniziativa.
“Sarebbe giusto poter scegliere in vita una cosa così importante – spiega Venturini – e servirebbe anche per sollevare i familiari da una simile decisione in un momento difficile, è importante che chi voglia donare organi possa aderire a questa iniziativa”.
Nessuna polemica sollevata nel merito della questione, ma durante la discussione è spuntata qualche incertezza riguardo al metodo di presentazione e alla possibilità di attuazione del decreto.
Tra le firme dei sottoscrittori, infatti, vi era anche quella dell’ormai ex consigliere Ernesto Palermo, ora in carcere in seguito all’inchiesta Metastasi, cosa che, secondo il consigliere Sandro Magni avrebbe potuto causarne l’invalidamento: “Tra i sottoscrittori c’è Palermo del gruppo misto, chiedo se questa firma ha ancora validità o debba essere sostituita dal nuovo presidente del gruppo misto”. Giacomo Zamperini, appunto nuovo capogruppo, però si è reso subito disponibile alla sottoscrizione e dopo il “via libera” del segretario Alfredo Marelli la questione è stata ritenuta irrilevante.
Unica obiezione è rimasta quindi quella del consigliere di minoranza Ivan Mauri: “Ho qualche perplessità per il fatto che gli uffici anagrafe avranno un grosso onere, vorrei fosse aperto per un paio di giorni un ufficio preposto. Sono iscritto all’Aido e sono favorevole all’iniziativa in sé, solo non voglio aumentare l’onere di lavoro per gli impiegati dell’anagrafe”.
In merito alla mancanza di decreti attuativi per un’iniziativa del genere, invece, Ezio Venturini rassicura: “Il comune di San Benedetto del Tronto secondo il decreto mille proroghe ha verificato che può essere inserita questa voce nella carta d’identità grazie al decreto mille proroghe, quindi anche il comune di Lecco non troverà ostacoli”