E’ arrivata la guida sul decadimento cognitivo

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Oltre lo sguardo, la mente velata”. Questo il titolo della nuovissima guida dedicata al decadimento cognitivo e rivolta a tutti coloro che hanno a che fare con persone che soffrono di disturbi quali scarsa attenzione, difficoltà nel ricordare, afasia e difficile comprensione. Realizzata per iniziativa dell’associazione lecchese Nuovamente con il patrocinio di Provincia, Comune, Azienda Ospedaliera e Regione Lombardia, la pubblicazione risponde a un’esigenza sentita nel territorio e sinora non colmata: trovare delle informazioni utili su questi disturbi, dalla definizione del concetto di progressivo “decadimento cognitivo” alla descrizione delle figure e dei servizi di riferimento, passando per le terapie, l’assistenza e la normativa in vigore.

«Si tratta di un volume destinato a coloro che si relazionano con persone soggette a simili patologie – spiega Paola Ruffa, presidente di Nuovamente – e che spesso non sanno esattamente di cosa si tratti e come assistere i loro cari. Per decadimento cognitivo – illustra – intendiamo una progressiva riduzione di capacità quali la memoria o il linguaggio. Situazione, questa, che spesso genera disorientamento, paura, emarginazione. La nostra associazione ha, quindi, come obiettivo quello di intervenire se possibile preventivamente, con attività di potenziamento, e a posteriori, con attività di supporto ai familiari, nel tentativo di rasserenare gli animi e imparare ad affrontare al meglio la nuova quotidianità».

Una guida, in sintesi, che attraverso spunti e indicazioni puntuali dovrebbe tramutarsi in un valido punto di riferimento per il territorio lecchese. «Questo è sicuramente un primo passo – interviene il sindaco di Lecco, Virginio Brivio – al quale il Comune ha voluto prendere parte. L’impostazione accattivante della pubblicazione, fatta di illustrazioni curate da Marco Menaballi, dinamicità e freschezza dovrebbe diventare il modo con cui occuparsi di un tema così complesso. È nostra intenzione proseguire lungo questa direzione». «Vorremmo riuscire a togliere chi soffre di decadenza cognitiva – precisa Ivano Donato, assessore alla Politiche Sociali – da quella sorta di “terra di mezzo” in cui spesso si trova, dove non viene capito né ascoltato».

A illustrare nel dettaglio i contenuti della guida ci ha pensato, poi, Enrico Ripamonti, neuropsicologo e docente presso l’Università Bicocca di Milano. «Innanzitutto – spiega – abbiamo voluto realizzare una pubblicazione che sino a questo momento mancava alla città di Lecco. In Internet è possibile trovare del materiale simile, ma mai così aggiornato e specificamente dedicato al territorio. Per questo motivo abbiamo deciso di darci da fare, strutturando il volume in più capitoli. A partire da alcuni concetti sulla mente umana, siamo quindi entrati nel merito, definendo il decadimento cognitivo». Spazio, poi, ai dati, tanto che nella guida si legge che in Italia “circa 10 persone tra i 65 e gli 80 anni ogni 100 e circa 20 persone ultra 80enni ogni 100 che risiedono al domicilio manifestano un grado variabile di deterioramento delle funzioni cognitive”. «Seguono – riprende – capitoli dedicati ai servizi di riferimento, agli aspetti neuropsicologici, alle terapie farmacologiche, ai consigli per l’assistenza e, nello specifico, alle strutture per le demenze presenti nella provincia lecchese. Il volume si chiude, infine, con un excursus sugli aspetti giuridico-legali».

Ma se in linea di principio è comune pensare che disturbi di questo tipo possano colpire soprattutto le persone anziane, il dottor Giuliano Sozzi, neurologo presso l’ospedale di Erba, evidenzia come patologie cognitive possano essere conseguenza di traumi e manifestarsi anche in individui più giovani. «Ecco perché diviene fondamentale – precisa – dare il via a forme di potenziamento cognitivo che, se attuate nella fase iniziale del decadimento, ne ritardino il processo». «Con un apposito programma di potenziamento – interviene la dottoressa Danila Beltrame, psicologa e neuropsicologa – si possono notare importanti miglioramenti nella qualità della vita del paziente e di coloro che gli stanno accanto. Con incontri di un’ora e trenta alla settimana, per un totale di dieci sedute, è possibile accrescere la consapevolezza delle proprie potenzialità, ritardando il decadimento cognitivo».

Le guide saranno presto distribuite ai medici di base attivi sul territorio, al Comune, alla Provincia, all’Ospedale e all’Asl di Lecco e una versione pdf sarà disponibile nelle prossime settimane sul sito internet dell’associazione: www.nuova-mente.net.