INTROBIO – Fine settimana nel segno del gemellaggio, in Valle, dove l’Unione Centro Valsassina e della Grigna settentrionale (ne fanno parte Cortenova, Introbio, Parlasco, Pasturo, Primaluna e Taceno) e il Comitato del comune francese di La Roche-Vineuse (poco meno di 1.500 abitanti nel dipartimento della Saona e Loira nella regione della Borgogna) hanno rinnovato il “patto di amicizia” siglato nel 2003 e sottoscritto anche in Italia – come accaduto lo scorso anno in terra di Francia – il “giuramento del decennale”.
Grande festa, dunque, in particolare per il Comitato valsassinese che, coordinato da Giselda Barina, da mesi stava lavorando per organizzare al meglio questo nuovo appuntamento (quello di quest’anno era il dodicesimo) con i gemelli d’Oltralpe.
L’evento si svolge infatti negli anni dispari a La Roche-Vineuse, come detto in Borgogna, e in quelli pari in Valsassina. E per il 2014 la visita dei francesi era stata messa in calendario nei primi quattro giorni di maggio.
Della delegazione di oltre 40 borgognoni – capitanata dal presidente del Comité de Jumelage, Yannick Scavard – facevano parte anche il sindaco neoeletto Robert Luquet e il primo cittadino uscente Bernard Desroches, sin dagli inizi convinto sostenitore dell’iniziativa del gemellaggio.
“In questi tempi di diffuso euroscetticismo, originato più che altro dalle ripercussioni monetarie, finanziarie e amministrativo- burocratiche della politica comunitaria – spiegano i responsabili del Comitato per i gemellaggi dell’Unione dei sei Comuni del Centro Valsassina e della Grigna Settentrionale – l’iniziativa concretizzatasi tra giovedì 1 e domenica 4 maggio ha inteso ribadire quelli che sono stati i valori portanti dell’Europa unita, primi fra tutti la fratellanza e la solidarietà tra i popoli”.
“Chi aderisce al gemellaggio – aggiungono – è consapevole di dare un piccolissimo ma significativo contributo al raggiungimento di questo traguardo. Con apertura di mente e di cuore, in Borgogna e in Valsassina le famiglie ospitano nelle loro case, in molti casi per la prima volta, persone di lingua, cultura, tradizioni e consuetudini diverse, superando apparenti barriere e creando legami di simpatia e, in molti casi, di amicizia che poi si protraggono nel tempo”.
Giovedì scorso, dunque, i borgognoni erano stati accolti a Bindo di Cortenova presso la nuova struttura polifunzionale del Comune, dove avevano ricevuto il benvenuto da parte delle autorità pubbliche, dei responsabili del Comitato e delle famiglie ospitanti.
Obiettivo di quel primo atto della “quattro giorni” di festa era conoscersi e al tempo stesso far conoscere agli ospiti il territorio valsassinese.
Non a caso i momenti più importanti sono stati quelli trascorsi nell’ambito della famiglia, pur se il programma dell’evento prevedeva anche uno spazio culturale dedicato al patrimonio artistico della nostra regione. Quest’anno era stata infatti organizzata per venerdì 2 maggio una visita alla città di Monza: dal Duomo alla Villa Reale del Piermarini. Nel Duomo monzese i “gemelli” francesi hanno tra l’altro potuto ammirare la corona ferrea, innanzitutto venerata come reliquia: al suo interno, infatti, si trova un cerchietto in ferro che – secondo la tradizione – fu ricavato da uno dei chiodi usati per la crocifissione di Cristo. Sant’Elena, nel 326, lo avrebbe ritrovato e fatto inserire in un diadema per il figlio. La corona sarebbe poi passata nella mani di San Gregorio Magno, che ne avrebbe fatto dono alla regina Teodolinda. La Corona è in ogni caso una straordinaria realizzazione di oreficeria bizantina: è composta da sei segmenti aurei, ciascuno dei quali decorato da tre gemme sovrapposte, un rettangolo smaltato con una grossa pietra al centro e rosette d’oro disposte a croce.
La sera dello stesso giorno nella chiesa di Primaluna il Coro “Voci nel tempo” di Cortenova ha dedicato agli ospiti un applaudito concerto.
Evento istituzionale dell’iniziativa è stata la cerimonia di sabato 3 di rinnovo del “patto di gemellaggio” svoltasi a Introbio nella sede dell’Unione a Villa Migliavacca, alla presenza delle autorità istituzionali della Valle.
Bindo ha invece ospitato il tradizionale momento conviviale che ha visto protagonisti ai fornelli gli alpini di Cortenova e sul podio un originale gruppo musicale, quello dei “Fracassoni”, che ha proposto un piacevole programma di musica italiana degli anni Sessanta e Settanta.
Non è mancato neppure il consueto appuntamento a Introbio alla Casa di accoglienza della Cooperativa “Le Grigne” per ammirare – insieme ai ragazzi ospiti della struttura valsassinese – l’albero del gemellaggio messo a dimora quattro anni fa. Quindi il commiato. E l’arrivederci al 2015 a La Roche-Vineuse.