Gianluca, dove sei? A 7 anni dalla scomparsa una serata dedicata a Gianluca Infortuna

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Gianluca Infortuna, scomparso dal 29 dicembre 2010

MALGRATE – “Gianluca, dove sei?”, questo il titolo della serata dedicata a Gianluca Infortuna a 7 anni e mezzo dalla scomparsa, per non dimenticare.

Era il 29 dicembre del 2010 il giorno in cui Gianluca, allora 35enne, uscì dalla casa di Pescate dove viveva con i genitori. Fuori faceva freddo, aveva nevicato, uscì a piedi, con una felpa, senza cellulare e documenti. L’ultimo avvistamento fu in un bar di Lecco, intorno alle 17, del giorno successivo, poi delle sue tracce più nulla.

Tra due sabati, il 27 maggio, alle 19, presso la Quadreria di Malgrate si terrà una serata dedicata a Gianluca in occasione della quale oltre a papà Giacintomamma Elma Bartoletti, sarà presente anche il presidente dell’associazione Penelope Lombardia, l’avvocato Eleonora Galimberti con Avis Malgrate e Asd Malgrate a sostenere la serata.

Una storia, quella di Gianluca, che venne ripresa anche dalla stampa nazionale e venne seguita dalla trasmissione televisiva di Rai 3 “Chi l’ha visto” così come dalla trasmissione Uno Mattina di Rai 1 che ospitò i genitori di Gianluca i quali ebbero modo di raccontare la storia e di lanciare l’ennesimo appello.

“Abbiamo deciso di organizzare questa serata – spiega mamma Elma – perchè vogliamo smuovere la situazione sul territorio e tornare a far sì che si tenga alta l’attenzione su questa vicenda. Gianluca lo abbiamo cercato in tutti i modi, abbiamo seguito tutte le segnalazioni e tutte le ipotesi che ci sono state palesate, senza mai avere un indizio, una risposta. Gianluca è stato cercato anche dalla polizia spagnola quando ci dissero che si trovava in Spagna, ma di mio figlio nessuna traccia”.

 

Una scomparsa quella del giovane lecchese che purtroppo, dopo 7 anni e mezzo, non ha avuto ancora una risposta e mamma Elma che non ha mai smesso di cercare suo figlio nella speranza di riabbracciarlo è determinata ad andare avanti: “Continueremo le nostre ricerche finché non avremo delle risposte, nella speranza di ritrovare Gianluca”.

Quindi conclude: “Voglio ringraziare tutti coloro che nel corso di questi anni ci hanno aiutato”.