Un’ora e trenta di sfilata a suon di marce e inni di repertorio. In occasione dei tradizionali auguri natalizi, nella mattina di oggi, domenica 11, la Fanfara “Bersagliere Guglielmo Colombo” ha percorso le principali vie del centro di Lecco, intrattenendo la cittadinanza con musica, corse e un pizzico di allegria.
Il tutto ha avuto inizio alle 11 in via Aspromonte e, raggiunta via Carlo Cattaneo, la sfilata ha proseguito lungo via Sassi, sino al primo punto di sosta in programma: il Comune. Ad accogliere il corpo musicale nel cortile interno di Palazzo Bovara ci hanno pensato il sindaco di Lecco, Virginio Brivio, il vicesindaco, Vittorio Campione, il presidente del Consiglio Comunale, Alfredo Marelli, il consigliere comunale Alberto Invernizzi e il vicesindaco di Galbiate, Amabile Milani.
«Siamo felici – ha commentato Brivio – di prendere parte a questa mattinata di allegria. In un momento difficile come quello attuale, in cui si parla sempre di crisi e i problemi non mancano, fa davvero piacere potersi svagare un po’. Colgo l’occasione – ha continuato rivolgendosi ai membri del Corpo – per donare alla Fanfara lo stemma della città di Lecco, così che nelle vostre trasferte possiate ben rappresentare non solo la nostra provincia ma anche il capoluogo».
Seconda tappa della sfilata Villa Locatelli, dove il presidente del consiglio provinciale, Carlo Malugani, ha donato alla Guglielmo Colombo una barchetta di Lucia, simbolo del territorio lecchese. La sfilata ha, quindi, proseguito lungo via Volta e via Cavour, raggiungendo infine le piazze centrali di Lecco: piazza Garibaldi, XX Settembre e Cermenati. Lungo il tragitto numerose le soste e le esibizioni in inni caratteristici del repertorio del corpo musicale, tra applausi e sorrisi di un pubblico sempre più numeroso.
La mattinata si è conclusa con gli auguri al prevosto di Lecco, Franco Cecchin. Su un Sagrato della Basilica di San Nicolò colmo di persone, il monsignore ha salutato la Fanfara con un «viva i bersaglieri, viva Gesù, viva Lecco, viva l’Italia, viva l’amore» e ha espressamente richiesto ai musicisti di suonare per tutti l’Inno di Mameli.