OGGIONO – Da oggi la “Stelvio Kontek” parla tedesco. L’azienda oggionese specializzata nella produzione di connettori, con propri stabilimenti anche in Ungheria e Romania, è stata infatti acquisita dal gruppo Wurth Elektronik, leader nel settore della componentistica elettronica ed elettromeccanica.
Si chiude così un’operazione avviata nel 2012 e il cui primo passo concreto venne mosso nell’estate dell’anno successivo a seguito della visita all’azienda oggionese dei responsabili del gruppo tedesco di Waldenburg.
“Il primo impatto con la nostra azienda e con la nostra filosofia operativa fu decisamente positivo – ha spiegato giovedì 22 maggio in sede di conferenza stampa l’amministratore delegato Marco Crippa – considerato che i vertici del gruppo si trovarono di fronte una realtà che avrebbe potuto soddisfare le esigenze del mercato europeo”. “Nostro obiettivo – ha aggiunto – era del resto quello di salvaguardare la continuità produttiva e la forza lavoro. Il contratto di acquisizione siglato in queste ultime ore prevede infatti il mantenimento della sede centrale di Oggiono e degli stabilimenti di progettazione e produzione di Blaj e Tab, dove attualmente lavorano rispettivamente 140, 180 e 40 dipendenti, ai quali si aggiungono i dodici addetti al settore commerciale operativi a Santeny, in Francia”.
L’acquisizione ha riguardato il 100% delle azioni. “Siamo una compagine societaria affiatata – ha specificato il managing director Luca Brigatti – ma in prospettiva sarebbe venuto a mancare il passaggio generazionale. C’era poi il discorso delle sfide future, da affrontare, con il non trascurabile problema della concorrenza cui far fronte, molto forte tra l’altro in particolare proprio in Germania”.
“Nostro obiettivo resta insomma quello di migliorare e guardare avanti – hanno specificato sempre Crippa e Brigatti – assicurando continuità all’azienda. In questa direzione la Wurth Elektronik costituisce una garanzia assoluta. Certo la decisione non è stata presa a cuor leggero. E’ stata anzi sofferta, ma il traguardo raggiunto è di piena soddisfazione e, lo ribadiamo, assicurerà un futuro positivo e importante alla nostra azienda, che peraltro era stata oggetto di interesse anche da parte di altre realtà imprenditoriali straniere. E questo è per noi motivo di legittimo orgoglio”.
Il gruppo Wurth Elektronik è attivo in ben 50 Paesi, con tredici stabilimenti di produzione nei principali mercati internazionali. Con 400 tecnici professionisti della vendita, dispone della più grande squadra di vendita diretta nel mercato dei componenti elettronici.
Con oltre 5.000 dipendenti, ha generato nel 2013 un fatturato di 335 milioni di euro. La gamma dei suoi prodotti comprende componenti per la compatibilità elettromagnetica, induttori di potenza, di segnale e HF, trasformatori, varistori, convertitori DC/DC, led, connettori, microinterruttori e sistemi di interconnessione.
In sede di conferenza stampa gli amministratori delegati di Wurth Elektronik, Oliver Konz e Thomas Schrott, hanno messo l’accento sulle importanti storie fin qui scritte dalle due aziende, ricordando come obiettivo del gruppo sia quello di espandere ulteriormente le proprie attività internazionali nel settore della connessione. “Con l’acquisizione di Stelvio Kontek – hanno affermato Konz e Schrott – il gruppo coglie l’opportunità di integrare all’interno della sua struttura un’azienda altamente specializzata in componenti elettromeccanici e di connessione, ampliando capacità produttive e gamme di prodotti appunto nel mercato dei connettori”.
Un’acquisizione significativa, in effetti, considerato che al know-how tecnico e produttivo di Stelvio Kontek, che lo scorso anno ha fatto segnare un fatturato di 21 milioni di euro, si sommerà l’efficacia delle vendite e dei servizi di Wurth Elektronik.
“La nostra è un’azienda in salute – ha detto dal canto suo Ercole Crippa, presidente di Stelvio Kontek – che da due anni a questa parte cresce del 10%, che sta assumendo personale e i cui dipendenti per far fronte agli ordini lavorano anche nei giorni festivi”. Poi una constatazione serena, ma certamente amara: “Difficilmente il “sistema Italia” farebbe crescere un’azienda come la nostra. Conosco colleghi imprenditori in difficoltà proprio perché il “sistema Italia” non ha funzionato, ma per noi è un orgoglio vedere che il nostro lavoro sta dando ottimi frutti e così essere al centro di tanto interesse da parte di qualificate aziende estere”.
“Quelli della Wurth Elektronik hanno fatto certamente un bell’affare – ha aggiunto il settantaquattrenne presidente, da una vita in azienda – ma noi sapremo rispondere in modo adeguato a ogni loro richiesta”.
Alla presentazione del contratto di acquisizione dell’azienda oggionese hanno preso parte anche Alexander Gerfer e Alessandro Ciucci, quest’ultimo general manager di Wurth Elektronik Italia.