CALOLZIOCORTE – Grande festa nella giornata di oggi venerdì 21 novembre per l’Arma dei Carabinieri che hanno celebrato la loro patrona la “Virgo Fidelis” presso il santuario Santa Maria del Lavello di Calolziocorte. Quest’anno la celebrazione è coincisa anche con il 73^ anniversario della battaglia di Culqualber, uno dei fatti d’armi più cruenti della seconda guerra mondiale che valse la seconda medaglia d’oro al valore militare alla bandiera dell’Arma dei Carabinieri, e con la “Giornata dell’orfano”.
La messa è stata celebrata da Monsignor Maurizio Rolla, vicario episcopale di Lecco, e ha visto la presenza di un cospicuo numero di Carabinieri in rappresentanza della Provincia e la partecipazione di diverse autorità: il tenete colonnello Rocco Italiano, il sindaco di Calolzio Cesare Valsecchi,il sindaco di Lecco Virginio Brivio e diverse rappresentanti della prefettura,del magistero dei
vigili del fuoco, dei diversi comuni presenti nel territorio lecchese e della polizia penitenziaria.
Durante l’omelia monsignor Rolla ha voluto “dare il benvenuto alle autorità presenti e ha esortato i presenti carabinieri ad affidare le loro azioni e intenzioni al Signore”.
Al termine della messa è intervenuto il tenente colonnello Rocco Italiano affermando che :” E’ significativo che la celebrazione della nostra patrona venga fatta nella città di Calolziocorte, città che negli ultimi giorni è stata scossa da vicende inerenti alla criminalità organizzata e per questo colgo l’occasione di ribadire la supremazia dello stato sulle criminalità organizzata perché siamo coscienti che solo confidando nella magistratura e nelle forze dell’ordine la battaglia verrà vinta come dimostrato dall’operazione Insubria, la mafia non può e non deve far paura”
Il Tenente Colonnello ha poi parlato dei Carabinieri al suo servizio in occasione del duecentenario dell’entrata in servizio dell’arma sottolineando che “il carabiniere è un uomo che crede in quello che fa e che possiede il senso del dovere, e tutti i carabinieri sono uniti dalla consapevolezza di condividere le stesse passioni”;
ha ringraziato poi i suoi uomini che ogni giorno rinnovano il loro impegno con costante coraggio sacrificio adoperandosi per il bene comune prestando un tipo di servizio concreto e costante affinché tutti i doveri vengano rispettati”, “ma sopratutto- ha continuato il colonnello- vi ringrazio per l’orgoglio che mi mostrate nell’indossare la vostra divisa e nel servire il popolo italiano, quell’orgoglio che vedo ogni volta che vi guardo negli occhi”.
Nella parte finale del suo discorso il tenente colonnello Rocco Italiano ha parlato del 73^ anniversario della battaglia di Culqualber in Etiopia, “Avamposto difeso strenuamente dalle truppe italiane anche quando ormai la disfatta era segnata, ad essa hanno partecipato due compagnie di Carabinieri che hanno resistito strenuamente a condizioni critiche e disperate , finchè il 21 novembre 1941 il caposaldo di Culqualber cessò di esistere; per questa strenua resistenza all’Arma dei Carabinieri venne attribuita la seconda medaglia al valore militare e il papa Pio 12^ attraverso una bolla papale attribuì all’arma la patrone Virgo Fidelis”.
Il tenente colonnello ha concluso il suo discorso parlando della giornata dell’orfano, che ricorreva anch’essa nella giornata di oggi, volgendo il suo pensiero “ai figli senza padre e alle mogli senza mariti poiché sono morti per difendere il suolo patrio e per portare solidarietà e conforto alle popolazioni meno fortunate di noi”.
Un momento molto emozionante in cui si è voluto rendere omaggio al grande lavoro che l’Arma dei Carabinieri compie sul territorio rendendo la città, e non solo, un posto più sicuro per tutti i cittadini.