MANDELLO – E’ una storia che comincia da lontano, quella della Canottieri Moto Guzzi. E’ il 1929 quando a Mandello viene fondata la società remiera, emanazione del dopolavoro della Casa dell’Aquila, alla quale sarebbe rimasta legata a filo doppio fino agli anni Settanta.
Nell’introduzione al libro dal significativo titolo “E l’Aquila continua a volare” pubblicato in occasione degli 80 anni della Canottieri Ferruccio Calegari scriveva: “Il fenomeno Canottieri Moto Guzzi ormai era radicato nella vita e nella passione di quello che un tempo era un piccolo paese, cresciuto grazie all’azienda motoristica, ma conosciuto nel mondo anche per il valore atletico dei suoi giovani che attraverso il canottaggio avevano cercato il “passaporto” per il lavoro e che poi si sono appassionati a tal punto alla disciplina remiera da continuare a parteciparvi anche quando le prospettive erano radicalmente cambiate”.
E aggiungeva: “Anima guzzista è la definizione che spiega l’amore degli appassionati per le rombanti motociclette che hanno invaso le strade del mondo, ma è anche espressione che ben si attaglia pure ai canottieri che hanno avuto la fortuna di gareggiare col dorato simbolo dell’aquila”.
Quella della Canottieri Guzzi, insignita dal Coni della stella d’oro al merito sportivo, è in effetti una storia gloriosa. Una storia che l’ha portata a essere una tra le società più titolate d’Italia. Basti citare i titoli olimpici del 1948 a Londra (con il “quattro senza” di Moioli, Morille, Invernizzi e Faggi) e del 1956 a Melbourne, con il “quattro con” di Trincavelli, Winkler, Vanzin e Sgheiz (timoniere Ivo Stefanoni), o ancora il bronzo conquistato alle Olimpiadi di Roma del 1960 sempre nel “quattro con” (dell’equipaggio facevano parte Trincavelli, Balatti, Sgheiz e Zucchi, ancora con Stefanoni timoniere).
Nel 1988 a Seul altro alloro olimpico. A salire sul gradino più alto del podio è quella volta Piero Poli, chiamato a comporre la formazione mista del “4 di coppia” azzurro. Si arriva poi al 2000, con l’argento di Carlo Mornati a Sydney nel “4 senza” e il bronzo sfiorato da Carlo Gaddi nel “4 senza” pesi leggeri.
Alle vittorie e ai piazzamenti olimpici vanno aggiunti innumerevoli trionfi conseguiti in campo nazionale e internazionale.
A guidare la Canottieri Guzzi è dal 1994 Livio Micheli, affiancato da due vicepresidenti: Eros Goretti (con delega per l’area tecnica) e Vincenzo La Bella (con delega di segretario). Il consiglio direttivo è completato da Lorenzo Mauri, Antonio Agliati, Franco Zucchi e Mattia La Bella.
Primo allenatore è l’inossidabile Giuseppe Moioli, classe 1927, autentico faro dei canottieri mandellesi, mentre Eros Goretti (dall’inizio di quest’anno responsabile della squadra nazionale messicana) è il supervisore per quanto riguarda la preparazione scientifica degli atleti e Giorgio Ronchetti l’allenatore della squadra giovanile maschile.
A guidare la squadra femminile è invece da quest’anno Lorena Fuina. L’area tecnica è completata da Luigi Riva (aiuto allenatore della squadra Senior, sia maschile sia femminile) e da Osvaldo Morganti, attualmente impegnato come allenatore del Comitato regionale lombardo della Federazione italiana canottaggio.
Atleti di ieri e di oggi, dirigenti e staff tecnico della Canottieri Moto Guzzi si sono ritrovati ieri sera, venerdì 27 giugno, al Lido di Mandello per festeggiare con una cena il traguardo degli 85 anni. Una serata vissuta inevitabilmente tra ricordi e progetti per l’immediato futuro, con la crescita del vivaio quale primo obiettivo da perseguire. Già, perché anche se da quel lontano 1929 sono passati 85 anni l’aquila mandellese vuol continuare a volare.
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