MANDELLO – Cerimonia di conferimento della cittadinanza civica “Ius soli”, lunedì 17 marzo in sala consiliare, a 24 minori stranieri nati in Italia e residenti a Mandello che frequentano (o hanno frequentato) la scuola dell’obbligo, così come previsto dal regolamento approvato dal consiglio comunale nel luglio dello scorso anno.
“Si tratta di un riconoscimento simbolico e tuttavia di particolare significato – ha premesso il sindaco, Riccardo Mariani – in attesa che il parlamento legiferi su un argomento oltremodo importante che riguarda un gran numero di stranieri”.
“Noi abbiamo deciso che fosse opportuno anticipare i tempi – ha aggiunto il primo cittadino – perché i gesti di accoglienza non sono meno importanti delle leggi e perché questo vuol essere il nostro modo di dare il benvenuto a chi è nato in Italia”. “Tutti noi siamo ospiti di questa terra – ha detto sempre il sindaco – e nessuno ne è padrone”.
Si è quindi passati alla consegna degli attestati, accompagnati da una copia della Costituzione italiana, da una bandiera tricolore e dallo Statuto del Comune di Mandello.
A riceverli sono stati Kemo Fatajo (nato il 7 giugno 1998, cittadinanza del Gambia), Karim Hriz (6 marzo 1999, cittadinanza polacca), Marang Jagne (15 maggio 2000, cittadinanza del Gambia), Nisa Nur Bugrul (8 febbraio 2002, cittadinanza turca), Hamdi Kebeli (14 maggio 2002, cittadinanza turca), Nfally Jagne (21 ottobre 2002, cittadinanza del Gambia), Jeff Kiarie Wachiria (23 febbraio 2003, cittadinanza del Kenia), Mikaela Jozwiak (27 giugno 2003, cittadinanza polacca), Mohammet Bilen (12 ottobre 2003, cittadinanza turca), Marina Giulia Ursache (16 maggio 2004, cittadinanza rumena), Balon Ximena Julissa Aldaz (9 agosto 2004, cittadinanza dell’Ecuador), Hamza Aziz (19 settembre 2005, cittadinanza marocchina), Omar Fatajo (7 febbraio 2006, cittadinanza del Gambia), Hajar Zaher (9 febbraio 2006, cittadinanza marocchina), Chiara Grazia Porazik (2 marzo 2006, cittadinanza polacca), Yassine Aziz (10 marzo 2006, cittadinanza marocchina), Ebrima Jagne (15 marzo 2006, cittadinanza del Gambia), Matteo Ibrahim (11 ottobre 2006, cittadinanza egiziana), Abdellah Tourabi (7 novembre 2006, cittadinanza marocchina), Otman Aziz (23 giugno 2007, cittadinanza marocchina), Henki Hyka (26 settembre 2007, cittadinanza albanese), Yasin Bilen (6 novembre 2007, cittadinanza turca), Alvarez Maria Cristina Cuellar (30 novembre 2007, cittadinanza boliviana) e Veronica Said (13 dicembre 2007, cittadinanza egiziana).
“E’ un riconoscimento simbolico – ha detto sempre il sindaco Mariani, che era affiancato dal vicesindaco Fabio Marcelli e da alcuni assessori – che non ha alcun valore legale e non attribuisce a chi lo possiede nuovi diritti e doveri, ma che ha tuttavia un forte significato ideale: considerare cioè cittadino italiano chi nasce, cresce e vive nel nostro Paese”.
Nella sala del consiglio comunale i presenti hanno quindi intonato l’Inno di Mameli, prima della foto di gruppo davanti all’ingresso del palazzo municipale.
Significativa, va detto, la data individuata per il conferimento della cittadinanza civica, ossia appunto il 17 marzo, Giornata nazionale della Costituzione, dell’Inno e della bandiera. L’evento si inseriva altresì nell’ambito delle iniziative organizzate in occasione della Settimana d’azione contro il razzismo (che coinvolge tutti i Comuni e le scuole d’Italia) promossa dall’Unar, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, con l’intento di stimolare l’informazione e una più ampia riflessione sui temi del contrasto a qualsiasi forma di razzismo e xenofobia.
“E’ bello – è il commento di Maria Carizzoni, consigliere comunale con delega alle politiche migratorie – che la maggior parte dei bambini e dei ragazzi che hanno ritirato la cittadinanza civica siano quelli con i quali in questi anni abbiamo svolto attività di alfabetizzazione linguistica e di doposcuola e laboratori extrascolastici all’Istituto comprensivo di Mandello e presso la ex scuola elementare in frazione Rongio con il “Progetto Iride” dell’associazione Les Cultures”.
“Significativa – aggiunge – anche la presenza in sala consiliare di donne che in questi anni hanno frequentato il corso di italiano e di altre che hanno voluto condividere questo importante momento. Tra loro, le donne di Abbadia che frequentano il corso a Mandello. C’erano poi le insegnanti del corso di italiano di Rongio e numerosi mandellesi che in questi anni hanno collaborato con passione e entusiasmo a questo nostro progetto”.
“La partecipazione festosa e sentita di tutti – conclude Maria Carizzoni – è il frutto del lungo e attento lavoro che in questi anni è stato svolto e in cui la nostra amministrazione comunale e il sindaco Mariani in prima persona hanno sempre creduto”.