MANDELLO – “Questa mattina torno indietro esattamente di sessant’anni. Adesso di anni io ne ho quasi 88 anni, ma l’emozione è grande ed è bello risentire il rombo di questi motori…”. Enrico Cantoni ha scritto capitoli importanti della storia ultranovantennale della Moto Guzzi.
Stimato progettista, faceva parte con l’ingegner Giulio Cesare Carcano e Umberto Todero dello staff tecnico al quale si devono alcuni “gioielli” usciti dalla Casa dell’Aquila in particolare negli anni Cinquanta del secolo scorso: dalle monocilindriche alla favolosa “Otto cilindri”.
E lui, Enrico Cantoni, non ha voluto mancare domenica 16 marzo alla seconda giornata dei festeggiamenti organizzati per i 93 anni dell’azienda motociclistica mandellese. Con lui Giuseppe Todero, figlio di Umberto, Graziano Trincavelli e altre “anime guzziste” di un passato più o meno lontano.
Poi molta gente, assiepata ai lati del viale della Costituzione per l’occasione trasformato in una inedita passerella dove a sfilare non erano avvenenti fanciulle bensì motociclette (peraltro altrettanto ammirate) dal passato glorioso e in molti casi vincente.
A dominare la giornata il rombo, in taluni momenti addirittura assordante, dei loro motori. Una dopo l’altra sono sfrecciate lungo i 400 metri del tratto di viale loro riservato dapprima le moto anteguerra, poi i mitici sidecar (tra cui uno da Gran premio) e le motociclette della Milano-Taranto, una tra le corse di gran fondo su strada più importanti e prestigiose, vinta nel 1953 dall’indimenticato Duilio Agostini su una Guzzi Dondolino.
A seguire, hanno acceso i loro motori le “due ruote” del “Trofeo Moto Guzzi”, i Galletti (motocicletta pensata da Carlo Guzzi nel 1950 e prodotta fino a metà anni Sessanta), gli Stornelli, qualche moto d’epoca da corsa e alcuni prototipi. E’ stato poi il turno delle moto carenate e di quelle di più recente produzione, compresa l’ultima nata di Casa Guzzi, ossia la California 1400.
Insomma una vera e propria passerella per celebrare degnamente i 93 anni dell’Aquila di Mandello il giorno dopo il tributo reso al cinema teatro comunale “De Andrè” agli ex dipendenti Guzzi e l’accensione – per la prima volta in pubblico dopo il restauro da parte di Mirco Snaidero – della “Normale 51” costruita nel lontano 1921. Ancora buon compleanno, cara vecchia Guzzi!