MANDELLO – In vista delle elezioni amministrative di maggio, Mandello ha il suo primo candidato sindaco. E’ Maria Lidia Invernizzi, che guiderà la lista espressione di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia.
Capogruppo consiliare nell’ultimo quinquennio dello schieramento civico “Il paese di tutti”, che come riferito giorni fa si ripresenterà al voto di primavera con una propria lista, la Invernizzi era stata sconfitta da Riccardo Mariani nella sfida elettorale del 2010 per la carica di sindaco per soli 18 voti.
Maria Lidia Invernizzi candidato sindaco della lista espressione di Forza Italia e della Lega Nord. La decisione è definitiva, dunque di fatto pressoché ufficiale?
“Sì, sarò il candidato sindaco di una lista civica senza simboli di partito, ma chiaramente di centrodestra considerato che ci sono espressioni di Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e di tutte le persone, indipendenti come me, che si riconoscono in una lista che possa contrapporsi alla sinistra e che sia interessata a vedere la nostra Mandello al centro dei loro obiettivi per il prossimo quinquennio”.
Soltanto qualche mese fa la lista unica di centrodestra sembrava essere più di un’ipotesi e lei era stata scelta come coordinatrice di quel progetto. Ora invece “Il paese di tutti” ha ufficializzato il proposito di presentare una propria lista e un proprio candidato sindaco e così sarà appunto per Forza Italia e Lega. Cos’è accaduto in questi mesi? E perché è sfumata l’idea della lista unica?
“Io avevo accettato ben volentieri di provare a coordinare le forze di centrodestra presenti nel nostro paese per cercare di trovare insieme l’opportunità di creare un solo gruppo e quindi una sola lista per le prossime elezioni comunali. Avremmo potuto dimostrare ai nostri concittadini che loro venivano prima di divisioni e diatribe interne ai gruppi.
Ci siamo incontrati fino allo scorso gennaio, ma già da qualche mese le difficoltà emerse erano diventate delle pregiudiziali sulle persone e queste non potevano e non sono state accettate.
Mi dispiace dire che i veti sono venuti dal “Paese di tutti”, mentre Forza Italia e Lega Nord hanno sempre cercato di mediare , smussare per concorrere a raggiungere la meta prefissata. Sono riemersi rancori del passato, oppure solo la voglia di prevalere sugli altri? Oppure c’è stata da subito la mancanza di volontà di arrivare a un’aggregazione?”.
Finisce dunque anche la sua lunga esperienza con la lista civica che cinque anni fa l’ha vista mancare per un pugno di voti la “conquista” della poltrona di sindaco di Mandello. Resta in lei più il rammarico per quella vittoria soltanto sfiorata, oppure per come si è interrotto il suo cammino all’interno dello schieramento di cui è stata il capogruppo consiliare nell’ultimo quinquennio?
“C’è rammarico per entrambe le situazioni. Nel 2010 sono stata tanto dispiaciuta di non aver potuto amministrare la “mia” Mandello come sindaco per i cinque anni a seguire, anche perché tante persone mi avevano votato e, non vincendo, mi era sembrato di averli scontentati per non aver potuto concretizzare la fiducia che avevano posto in me. Adesso, oltre che rammaricata, sono anche arrabbiata perché sono ancora del parere che l’alleanza si sarebbe potuta fare. Sì, c’erano tutti i presupposti”.
La soluzione della lista unica di centrodestra veniva considerata da lei stessa, fin dall’estate scorsa, la condizione quasi indispensabile “per dare ai mandellesi – erano state le sue parole – un governo non più di sinistra, anche e soprattutto alla luce di quanto accaduto alle ultime elezioni amministrative”. Quali ora, a suo giudizio, le reali possibilità di sconfiggere il centrosinistra, che invece si ripresenterà unito al voto del prossimo maggio? In altre parole, Forza Italia-Lega Nord e “Il paese di tutti” non si “ruberanno” consensi a vantaggio proprio degli avversari?
“Purtroppo succederà, anche perché le due liste si formeranno in contrapposizione tra loro. Che bravi siamo stati! Dico siamo perché anch’io c’ero, anche se in coscienza so di avere fatto il possibile per unire e non per dividere”.
Si è detto di Forza Italia, della Lega e della lista “Il paese di tutti”. E il Nuovo Centrodestra cosa farà?
“Il Nuovo Centrodestra è stato uno dei promotori di questa alleanza andata a male, perché erano stati alcuni responsabili di Lecco dell’allora Pdl, insieme con i loro iscritti di Mandello, a chiedermi di coordinare i gruppi e i partiti per la famosa lista unica. C’era entusiasmo e c’era disponibilità. Qualche mese fa, dall’oggi… all’oggi, i rappresentanti locali hanno sottolineato la loro appartenenza al “Paese di tutti” e si sono comportati di conseguenza”.
Un’ultima domanda: lei si aspetta, a questo punto, una campagna elettorale piuttosto avvelenata? E, in quel caso, i mandellesi capiranno?
“Io spero veramente che, chiarite le posizioni di ognuno, e questo deve essere fatto per rispetto delle persone, i mandellesi sapranno scegliere e i rappresentanti delle varie liste, tutte, potranno fare una campagna elettorale su programmi e su chi è stato da loro designato per attuarli. Campagna, quindi, mirata sul fare e non su quei contrasti a cui, loro malgrado, i mandellesi stanno assistendo in questo periodo”.