OLGINATE – Tre mozioni presentate e 2 bocciature ricevute e un rinvio a data da destinarsi: venerdì sera in consiglio comunale a Olginate le proposte del gruppo di minoranza “Olginate si cambia” hanno ricevuto un secco no da parte dell’amministrazione Passoni.
La prima a cadere è stata la mozione sul Wi-Fi a Villa Sirtori, un no sonoro scaturito da un fatto meramente “politico”: “Con questa mozione ci chiede di affrettare i tempi per qualcosa che abbiamo già in programma elettorale e per cui stiamo già conducendo degli studi appositi – ha tuonato il sindaco di Olginate Marco Passoni – abbiamo vinto solo di 40 voti, ma siamo la maggioranza e non dovete dettarci voi i tempi!”.
Ma a scatenare le “ire” del sindaco Passoni è stata la seconda mozione riguardante la sicurezza del paese, rea, secondo il primo cittadino di trattare con poco rispetto e precisione un tema molto delicato.
“Riferite di fatti criminosi a indagini non ancora concluse, parlando senza rispetto di una situazione delicata, descrivendo la nostra città come un Bronx quando non è assolutamente vero! – ha tuonato il primo cittadino olginatese – mi chiedete di interloquire più spesso con le forze dell’ordine non sapendo che personalmente parlo tutti i giorni con il comandante della polizia locale e almeno una volta alla settimana con il comandate dei carabinieri e in situazioni di emergenza so a chi rivolgermi; infine – ha concluso Passoni – boccio la vostra mozione poiché, come ben sapete, l’incarico di polizia locale è limitato ed è quindi impossibile mettere alcuni agenti a presidiare il paese come da voi richiesto”.
“La nostra mozione non voleva offendere nessuno, semplicemente è stata pensata per portare alla luce alcuni dati di fatto: è chiaro che i cittadini non si sentono al sicuro, è ora di intervenire maggiormente su questo fronte” hanno ribadito i consiglieri di minoranza, che hanno anche sottolineato come le direzioni delle telecamere presenti sul Ponte Vittorio Emanuele III siano state sistemate soltanto dopo numerosi solleciti da parte loro.
Infine la mozione relativa alla piattaforma ecologica, mediante la quale il gruppo di minoranza chiedeva un aumento degli orari di apertura è stata posticipata a data da destinarsi poiché “l’incremento del monte ore comporterebbe un costo di 9.500 euro che andrebbero a gravare sulla Tari dei nostri cittadini – ha concluso il sindaco Passoni – lasciamo quindi a voi la scelta, preventivo alla mano: ne riparliamo più avanti, anche se da parte mia sarei più propenso a un “ritocco” migliorativo degli orari piuttosto che a un loro prolungamento”.