Rifiuti, tolleranza zero per i trasgressori. Già 7 mila euro di multe

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LECCO – La promessa è stata mantenuta: tolleranza zero per chi non rispetta la buona prassi in materia di rifiuti, abbandonando e esponendo sacchi non conformi o fuori dall’orario di raccolta prestabilito. E il conto da pagare, adesso, è molto salato.

Lunedì pomeriggio dalle 17 alle 18.30 gli operatori di Silea insieme agli agenti della Polizia Locale hanno effettuato il controllo dei sacchi della spazzatura esposti fuori dalle abitazioni nei rioni di San Giovanni e Olate,  il primo da quando il regolamento per il decoro e l’igiene urbana è entrato in vigore.

Le norme contenute nel documento, fortemente voluto dall’assessore all’Ambiente Ezio Venturini e approvato in Consiglio Comunale a fine gennaio, contemplano sanzioni che possono arrivare ai 6 mila euro per i trasgressori e per chi abbandona rifiuti.

Che non è uno scherzo lo ha dimostrato il controllo effettuato lunedì, durante il quale sono stati fatti una quindicina di verbali, per un valore che si aggira intorno ai sette mila euro.

Ad essere accuratamente analizzati sono stati i sacchi viola esposti dai cittadini fuori dai condomini e dalle case. Gli operatori, accompagnati dai vigli, li hanno aperti uno a uno per quasi due ore, trovando molte irregolarità: vestiti, lana, persino del filo elettrico e filtri di automobile, solo questi costati all’autore del gesto una multa di 1.200 euro.

Molte delle sanzioni, come rilevato, hanno riguardato l’esposizione fuori orario raccolta dei sacchi (300 euro l’ammenda). I controlli come annunciato proseguiranno con costanza in tutte le zone della città: “Per un anno abbiamo fatto sensibilizzazione e invitato i cittadini ad osservare le regole della raccolta differenziata, dando delle multe ridicole – ha commentato l’assessore Venturini – adesso basta, la tolleranza per chi abbandona i rifiuti, sporca e non osserva le regola è zero, non saranno fatti sconti a nessuno”.

Prosegue intanto l’iter per inaugurare la sperimentazione dei codici a barre da apporre sui sacchi dei rifiuti, per meglio “tracciare” i trasgressori: “Resta da decidere la zona dove la prova verrà effettuata, a giugno saremo pronti a partire” ha promesso l’assessore.