LECCO – Una “veglia silenziosa come segno di amore per la vita, per l’educazione dei figli e per la famiglia”. Sabato pomeriggio circa 8o “Sentinelle in piedi” si sono ritrovate in piazza XX settembre e per un’ora hanno sostato in silenzio, leggendo ognuno il proprio libro, con l’intenzione di “vegliare per ribadire il diritto dei bambini di crescere in famiglia con un papà e una mamma capaci di creare un ambiente idoneo al suo sviluppo e alla sua maturazione affettiva”.
Le “Sentinelle in piedi” non fanno riferimento ad alcun partito politico o confessione religiosa e nascono in seguito alla proposta di legge Scalfarotto, attualmente in discussione al Senato, pensata per fermare gli atti di discriminazione e violenza nei confronti degli omosessuali, che però, a loro dire, rischia di causare una “discriminazione al contrario perché chiunque affermi che la famiglia naturale sia fondata sull’unione di uomo e donna o si dichiari non favorevole alle adozioni da parte di omosessuali potrà essere denunciato per omofobia e quindi rischiare fino a un anno e sei mesi di carcere”.
“Voglio affermare la possibilità di poter definire la famiglia tradizionale, ovvero quella composta da uomo e donna, come quella che noi preferiamo – spiega Andrea Zaccone, uno degli organizzatori della veglia – perché in qualche modo sembra che il disegno di legge Scalfarotto ce lo voglia impedire, anzi probabilmente con questa legge nemmeno una manifestazione come quella che facciamo oggi potrebbe più avvenire”.
Oltre ad avere perplessità sulla legge Scalfarotto, le “Sentinelle in piedi” puntano il dito anche sull’introduzione di programmi di educazione sessuale infantile promossi dalla Comunità Internazionale e sulla distribuzione nelle scuole degli opuscoli Unar sull’omofobia.
“Ci sono state alcune situazioni spiacevoli come ad esempio quella del liceo Giulio Cesare di Roma – racconta Zaccone – dove ai ragazzi di 14 anni, in nome di affermare la diversità dei rapporti, è stato fatto leggere il libro “Sei come sei” di Melania Mazzucco del quale alcuni tratti mi sembravano pornografici, come la descrizione di un rapporto orale tra due uomini, e quindi inadatti a dei ragazzi di quell’età e questo indipendentemente dal fatto che descrivessero un legame omosessuale. Un altro esempio è la storia dell’amministratore delegato di Mozilla che è stato licenziato perché nel 2008 aveva dato mille euro a un’associazione che voleva affermare la naturalità della famiglia composta da un uomo e da una donna . Questi sono momenti di intolleranza verso chi naturalmente mette in piedi una famiglia, io non discriminerei mai nessuno e credo valga lo stesso per tutti i presenti qui alla veglia, ma adesso non possiamo esprimere nemmeno quello che per noi è naturale, quindi quelli discriminati siamo noi”.
Dopo un’ora passata in piedi in silenzio a leggere le Sentinelle si sono salutate con un applauso e hanno trovato ad accoglierli gli attivisti di Renzo e Lucio, associazione lecchese che si batte per la difesa dei diritti degli omosessuali, i quali hanno aspettato la fine della veglia per consegnare ad ogni Sentinella una gerbera e una lettera.
“Care sentinelle, permettete alcune informazioni, perché, al di là delle differenti opinioni, sarete d’accordo con noi: l’importante è confrontarsi con un atteggiamento obiettivo e che non nasconda alcun dato di fatto. La menzogna non è degna di nessuno” inizia così il volantino che i sostenitori di Renzo e Lucio, indossando una maglietta con la scritta “chi sono io per giudicare una sentinella?” hanno donato ai presenti.
Secondo l’associazione, infatti, la proposta di legge contro l’omofobia “mira solamente a punire chi commette atti di violenza o discriminazione o provocazione alla violenza, punisce chi incita chiaramente alla discriminazione e non l’opinione in sé che invece è tutelata dalla libertà di espressione già sancita dalla Costituzione e che viene ribadita nella legge stessa”. Per sottolineare questo concetto Renzo e Lucio ha allegato alla lettera il testo della legge Mancino.
La “contromanifestazione” è avvenuta in un clima disteso: le Sentinelle hanno accettato sia la lettera che i fiori tra scambi di opinione pacifici.