“Perché non andare di corsa da Lecco fino a Chernobyl per lanciare un messaggio?” Da questa battuta, all’inizio scherzosa, è nata la staffetta Lecco – Chernobyl. La camminata, non competitiva e aperta a tutti, partirà il 30 luglio alle 10 da Piazza Cermenati a Lecco, percorrendo poi più di 2000 chilometri attraversando in tappe da 120 km l’una Italia, Slovenia, Ungheria e Ucraina. Organizzata dalla Sev, Società escursionisti valmadreresi, la manifestazione vede la collaborazione di Les Cultures e Detskij Fond, associazioni che, con il ricavato della camminata, hanno l’obbiettivo di sostenere il progetto per la ristrutturazione di una palestra nella scuola professionale di Chernigov, capoluogo dell’omonima regione nel nord dell’Ucraina dove si è consumato il disastro nucleare. Tutti coloro che vorranno potranno iscriversi alla staffetta fino a pochi minuti prima dell’inizio e acquistare ogni chilometro al prezzo simbolico di un euro da correre fisicamente o anche solo virtualmente seguendo le tappe su internet.
“Vogliamo finanziare una scuola professionale – racconta Patrizia Consonni di Detskj Fond – perché lo Stato dà contributi veramente esigui e abbiamo notato che i ragazzi ucraini hanno davvero bisogno di questa tipologia di scuole, utilissime per trovare rapidamente un lavoro. Abbiamo la fortuna di conoscere i direttori dell’istituto, persone splendide, che sappiamo danno anima e corpo per l’istruzione dei ragazzi”.
Il presidente della Sev Edoardo Crimella ha spiegato le motivazioni dell’organizzazione dell’iniziativa: “Da anni siamo impegnati con la beneficenza nel continente africano; quest’anno senza dimenticarci dei nostri amici africani, alcuni di noi si sono buttati nel progetto di accoglienza terapeutica di bambini ucraini”.
“Il Comune di Valmadrera ha voluto dare il patrocinio alla staffetta grazie alla Sev – spiega il sindaco della cittadina Marco Rsuconi – teniamo molto a questa iniziativa e infatti abbiamo predisposto una pretappa da Valmadrera a Lecco il giorno precedente all’inizio della corsa”.
Esprime soddisfazione Antonio Rusconi, senatore valmadrerese che giudica “molto positivo il rapporto tra sport e solidarietà”, dichiarando inoltre che “solidarietà e speranza non devono uscire dalle nostre associazioni”.