CALOLZIO – Venti minuti di sospensione del consiglio comunale e un lungo confronto non sono bastati a mettere d’accordo la “Casa delle sinistre” e l’amministrazione comunale sulla votazione sull’istituzione del registro per il testamento biologico che è stata rimandata a data da destinarsi.
Due le proposte per l’istituzione del registro: la prima presentata dal gruppo di minoranza “Casa delle sinistre” e la seconda dagli assessori Wilna De Flumeri e Luca Valsecchi.
La proposta del gruppo guidato da Eleonora Rota prevedeva l’istituzione di un registro con un preciso regolamento per le dichiarazioni di trattamento anticipate, simile a quelle già approvato a Mandello del Lario, mentre la proposta dei due assessori della giunta Valsecchi era un ordine del giorno mediante cui il consiglio avrebbe dato mandato alla giunta per predisporre il registro e l’apposito regolamento: “Abbiamo predisposto un regolamento specifico, ma abbiamo preferito non portarlo in votazione per consentire un suo successivo approfondimento in Commissione – ha illustrato Wilna De Flumeri – l’obiettivo è la creazione del registro, poiché siamo convinti che in un paese laico i cittadini debbano poter scegliere della loro vita”.
Le affinità tra le due proposte erano molte, ma presentavano anche divergenze molto evidenti e inconciliabili: “il vostro ordine del giorno non dà indicazioni temporali precise, a mio parere fondamentali e non fornisce alcune spiegazione inerente al regolamento – ha spiegato Eleonora Rota – inoltre approvare il vostro ordine del giorno significherebbe delegare solo la giunta alla stesura del regolamento, quando ritengo che sia un argomento che si debba affrontare in consiglio comunale”; dall’altra parte del “fronte” l’amministrazione non condivideva alcuni passaggi previsti nel regolamento della proposta di Eleonora Rota.
Date le divergenze incolmabili il consiglio, dopo una sospensione di venti minuti che ha permesso un confronto tra Eleonora Rota e il resto dell’amministrazione, ha deciso, senza il parere dei consiglieri di centrodestra e del consigliere indipendente Valentino Mainetti che hanno deciso di non “immischiarsi”, di rimandare la votazione per il testamento biologico, poiché come spiegato dal consigliere Monteleone “E’ un tema da affrontare tenendo conto di tutte le sensibilità e non delle simpatie politiche, trovando un testo condiviso da tutti noi”.
Le proposte sono state quindi ritirate e “L’amministrazione si impegna a portare la discussione prima in commissione e successivamente in consiglio entro 60 giorni da oggi (martedì 2 maggio)” ha concluso il primo cittadino Valsecchi.