Anche quest’anno torna “Un tetto per tutti”, l’iniziativa promossa dal Comune di Lecco e rivolta a coloro che non hanno un luogo caldo in cui trascorrere la notte. A partire dal prossimo 3 di dicembre e sino al 15 marzo 2012, il piccolo spiazzo all’incrocio tra via Ongania e via San Nicolò ospiterà, infatti, un totale di tre moduli abitativi. In sintesi tre grandi container, due da sei metri e uno da nove, in grado di ospitare in tutto 22 persone contemporaneamente.
Ma quali sono, quindi, i soggetti coinvolti nel progetto? Accanto al Comune, promotore e finanziatore, e alla Parrocchia di San Nicolò, che ha messo a disposizione il luogo per il campo, fondamentale l’impegno delle associazioni e dei loro volontari. Protezione Civile, Croce Rossa, realtà associative minori e singoli cittadini interessati a dare il proprio contributo rappresentano, infatti, il vero punto di forza di “Un tetto per tutti”.
«Si tratta di un progetto – illustra l’assessore comunale ai Servizi sociali e alla Persona, Ivano Donato – già sperimentato per la prima volta lo scorso inverno. In quell’occasione si è trattato, però, di una risposta all’emergenza: con una spesa di circa 13 mila euro siamo riusciti a garantire un totale di 998 pernottamenti, ciascuno costato al comune intorno ai 13 euro. Per quest’anno – prosegue – si è pensato di ripetere l’esperimento e di renderlo sempre più efficiente. L’aumento del numero di strutture abitative (da due a tre), la stesura di un regolamento preciso sulla vita nel campo, un’attenta suddivisione dei turni tra i volontari e la presenza di esperti della Protezione Civile e della Croce Rossa renderanno il tutto molto funzionale».
«L’inverno scorso – interviene il funzionario comunale della Protezione Civile, Antonio Schiripo – abbiamo fronteggiato un momento particolarmente complesso. Era, infatti, il 17 di dicembre, giorno di una memorabile nevicata, quando ci siamo rapidamente attrezzati di tende provvisorie, successivamente tramutate in due moduli abitativi. Per circa tre mesi abbiamo, quindi, garantito a un totale di 25 persone di trascorrere la notte al caldo». 17 italiani, 3 persone comunitarie e 6 extra-comunitarie. Questi i dati relativi a coloro che hanno usufruito almeno per una volta del servizio. «Ciascuno di loro – spiega Ruggero Plebani, dei Servizi Sociali del Comune – si è presentato al campo alle 20.00. Accolto con una tazza di tè caldo e qualche biscotto, ogni senzatetto ha potuto dormire nelle strutture, con l’impegno, però, di lasciare il campo la mattina del giorno dopo, così da non tramutare il progetto in una dimora stabile a cui appoggiarsi. Questa scelta – precisa – ha garantito un buon turn-over e vogliamo riproporre la stessa logica anche per l’inverno in arrivo, evitando di assegnare i posti preventivamente».
Soddisfatti dell’iniziativa anche il prevosto di Lecco, monsignor Franco Cecchin, e il sindaco Virginio Brivio. «Mi auguro – commenta il secondo – che questo progetto possa con il tempo divenire qualcosa di sempre più esteso, consolidato e stabile».
Coloro che volessero partecipare al campo come volontari possono contattare gli organizzatori al numero 334 8158656, oppure tramite e-mail: untettopertutti@comune.lecco.it. A tutti i partecipanti «verrà illustrato – sottolinea Plebani – il vademecum del volontario, ossia una serie di indicazioni da seguire per svolgere al meglio questo lavoro. Ciò che ci preme sottolineare è che per gestire simili situazioni è necessario rispettare una serie di regole. Avere a che fare con persone bisognose non è sempre facile. A volte chiedono soldi o favori e il volontario deve sapere come rispondere loro, senza cadere in errori. La presenza di persone esperte – conclude – garantirà una maggiore sicurezza e tranquillità».