Un tour a Belledo tra sporcizia e soluzioni viarie da brivido

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Ieri, giovedì, sono stati “issati” i nuovi pali dell’illuminazione pubblica lungo via Tonio da Belledo, ma subito nel rione (e non solo) c’è stato chi si è posto la più classica delle domande: e ora come faranno a passare le ambulanze?

Già, perchè in quel tratto di strada, la scelta urbanistica di piazzare uno spartitraffico in cemento nel bel mezzo della carreggiata, ha costretto da subito le ambulanze a salire sul cordolo per poter superare le auto, a loro volta impossibilitate a farsi da parte in quanto a bordo strada è stato realizzato un parcheggio che corre lungo tutta la carreggiata a partire dall’incrocio con via Risorgimento fino all’imbocco della Lecco-Ballabio.  Insomma un intervento che non è stato di certo un colpo di genio e ora, con l’installazione dei pali della luce posti lungo il cordolo spartitraffico, la frittata è stata completata, perchè ora la ambulanze non potranno più nemmeno salire sul cordolo.
Tra una critica e l’altra, c’è chi scuote la testa e ci indica un palo della luce, aggiungendo: “Vede come vengono fatti i lavori? Senza criterio. Adesso succederà che per sfoltire l’albero danneggeranno il lampione nuovo di zecca”. Difficile a crederci, ma il palo indicato e installato da un giorno finisce letteralmente nella chioma di un pino ad alto fusto che fa parte del giardino di un privato.

Il tempo di una foto e scopriamo che i problemi del rione non sono solo legati all’installazione della nuova illuminazione pubblica e alla viabilità. Grazie a Tommaso Coversano che ci ha fatto da “Cicerone” scopriamo altri problematiche che gravano sul rione.

“Partiamo dalle strisce pedonali poste all’imbocco di via Risorgimento – ci segnala Coversano – Non sono regolari perchè dovrebbero essere ad almeno 5 metri dalla rotonda, il rischio di essere investiti è alto, e questo vale soprattutto per le persone anziane”.

Poi scendiamo lungo via Tonio da Belledo e imbocchiamo via Turbada: “Qui invece – prosegue la nostra guida – proprio dove ci sono le strisce pedonali, quando piove si forma una grande pozza d’acqua, che crea ovvi problemi ai pedoni”. Sempre all’imbocco di via Turbada si chiede la regolamentazione a disco orario almeno durante il giorno e limitatamente alla decina o poco meno di posti auto a bordo strada: “Essendoci diverse attività commerciali, sarebbe la soluzione migliore – ci spiega un commerciante – Come del resto hanno fatto nella vicina via Tonio Da Belledo”.

Ci spingiamo poco più avanti e all’ingresso di via Masaccio notiamo una grande quantità di sporcizia: “Ma questo non è niente” puntualizza Coversano che ci invita a procedere poco più avanti, e, quasi fossero dei funghi, sotto un albero in prossimità del parcheggio spuntano due televisori e lì vicino prima fanno bella mostra alcuni sacchi dell’immondizia abbandonati.

“Adesso le foglie coprono molto, ma in questo punto c’è di tutto”, puntualizza il nostro “Cicerone”.

Il tour prosegue, attraversiamo Via Tonio da Belledo e imbocchiamo la parallela via Santa Barbara, che conduce alla ditta Fiocchi Munizioni e affianca il torrente Bione. E proprio volgendo lo sguardo al torrente, in barba al buon senso sulla pulizia degli alvei, anche a fronte di eventuali problemi idrogeologici, un fitto bosco è cresciuto nel letto del torrente e nonostante le sollecitazione di alcuni residenti nulla è stato fatto.

“Abbiamo chiesto più volte una bonifica, ma quando sono arrivati gli addetti ai lavori hanno fatto poco o niente, limitandosi a tagliare un po’ di erbacce a ridosso del marciapiede. Noi più che fare segnalazioni non possiamo. Gradiremmo però che almeno su queste cose i cittadini vengano ascoltati”, chiosa Coversano.