Varenna, aumenta l’imposta di soggiorno. Sì del Consiglio a voti unanimi

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Cambia a Varenna il regolamento dell’imposta di soggiorno, che aumenta

 

VARENNA – Nella sua ultima seduta il consiglio comunale di Varenna ha approvato a voti unanimi il nuovo testo del Regolamento dell’imposta di soggiorno che, di fatto, aumenta.

Già modificato lo scorso febbraio per la parte relativa alla riscossione, attuata da questa stagione per via telematica, le ultime modifiche introdotte riguardano il periodo di applicazione dell’imposta in questione e il relativo importo.

Nives Balbi, vicesindaco.

A presentare, per conto dei due gruppi di maggioranza, le modifiche apportate, è stato il consigliere comunale Paolo Ferrara, il quale ha sottolineato l’efficace lavoro congiuntamente svolto con il vicesindaco Nives Balbi e il consigliere delegato al Turismo, Cinzia Riva.

Dopo 5 anni dalla sua istituzione, che la vedeva applicata per 1 euro alle strutture alberghiere (a prescindere dal livello di categoria) e per 0,90 centesimi alle altre strutture ricettive (appartamenti), è stata introdotta nel relativo Regolamento comunale – a partire dal prossimo anno – questa modulazione tariffaria: per le strutture alberghiere a 1e 2 stelle: 1,80 euro; a 3 e 4 stelle: 2 euro; a 5 stelle: 3 euro;  per le altre strutture ricettive disciplinate dalla legge: 1,50 euro.

Il lavoro di revisione dell’imposta ha visto in parallelo lo sviluppo di un confronto positivo da parte del sindaco, Mauro Manzoni, con Severino Beri di Federalberghi e Confcommercio Lecco.

Paolo Ferrara

Altre piccole modifiche sono state apportate sempre con emendamenti condivisi e presentati dal capogruppo di “Vivere Varenna”, Simone Fagioli, e da quello di “Uniti per Varenna”, Paolo Ferrara.

“Ritengo che l’incremento del gettito a valere sui prossimi esercizi – osserva il vicesindaco, Nives Balbi – debba impegnare l’Amministrazione, nell’ambito della futura programmazione della spesa, a un più stretto confronto con gli operatori turistici del territorio”.

Dal canto suo Paolo Ferrara afferma: “L’imposta di soggiorno è una risorsa molto significativa, per un comune a vocazione prettamente turistica. Offre entrate che “risarciscono” almeno in parte il Comune, per i servizi messi in campo e per le spese ingenti sostenute per ospitare ogni anno i notevoli flussi turistici”.

“Oltretutto – aggiunge – indirettamente in qualità della vita ne traggono beneficio i nostri concittadini e questo è un aspetto fondamentale. L’estensione ai mesi di marzo e ottobre prima “graziati”, è la diretta conseguenza del consolidamento graduale raggiunto dai flussi turistici negli ultimi anni anche in questi due mesi posti agli estremi della stagione turistica”.

Ferrara conclude: “Permane comunque la volontà dell’Amministrazione di “stimolare” i mesi di bassa stagione, con la sterilizzazione di tale imposta. Tengo particolarmente a evidenziare come il regolamento sia frutto di un lavoro congiunto ed estremamente efficace tra i due gruppi consiliari”.