GALBIATE – Nel periodo tra il 29 giugno 2014 e il 15 agosto, eventi atmosferici di carattere straordinario si sono scatenati sul territorio di Galbiate, provocando molti danni: la rottura della condotta delle acque chiare nella frazione di Bondì, il collasso della piazza Giovanni XXIII di Villa Vergano, l’allagamento delle caldaie nella scuola di Sala al Barro e l’inclinazione della parete Nord della palestra della scuola media, il sollevamento del manto stradale in Via Unità d’Italia e l’accumulo di detriti nel tratto finale dei vari torrenti. Tutto ciò ha causato una spesa di circa 400mila euro.
“Il Comune ha investito ogni energia disponibile con impiego di mezzi, tempo, persone: amministratori, lavoratori e volontari della Protezione Civile per risolvere i problemi – spiega il sindaco Benedetto Negri – La sicurezza dei cittadini è di assoluta priorità e per garantirla è fondamentale procedere alla rapida ed efficace messa in sicurezza del territorio dai rischi idrogeologici presenti. Non intervenire subito avrebbe voluto dire essere prima o poi sorpresi ancora da altre nefaste conseguenze. Il sottoscritto, la Giunta e la maggioranza hanno preso pertanto una decisione difficile, assumendosi la responsabilità di far passare in secondo piano il perseguimento di altri obiettivi ritenuti prioritari”.
Il primo cittadino prosegue: “Sono state convogliate tutte le risorse disponibili, le poche messe a disposizione dai vincoli del Patto di Stabilità, per effettuare interventi di somma urgenza e dare la miglior sistemazione possibile alle aree colpite. Nel frattempo uffici ed amministratori si sono attivati con solerzia per trovare ulteriori fondi che fornissero le risorse necessarie a completare gli interventi”.
Per il primo lotto dei lavori relativi alla sistemazione di Villa Bertarelli (riscaldamento e corrente elettrica delle sale al piano terra), era prevista una spesa di 600mila euro. La Regione, attraverso la Comunità Montana, avrebbe compartecipato alla spesa con un contributo di 290mila euro e il Comune avrebbe dovuto coprire la restante parte della somma prevista (310mila euro). Nel mese di settembre 2014 la Comunità Montana comunicava che per motivi di bilancio regionale, i lavori di restauro avrebbero dovuto essere conclusi, fatturati e pagati entro giugno 2015, operazione impossibile visti i vincoli del patto di stabilità. Pertanto, dopo ampia discussione, siamo pervenuti nella decisione di recedere da questa opzione e trovare il modo di non perdere il contributo regionale.
Nel mese di ottobre il Comune, tramite la Comunità Montana, ha chiesto alla Regione di non perdere il contributo previsto per la villa, ma di convertirlo per provvedere all’emergenza e sistemare il dissesto idrogeologico. E’stato trovato un accordo e ci è stata concessa una cifra di circa 155mila euro, pari alla metà della spesa relativa ai danni della frazione di Bondì e della piazza di Villa Vergano.
“Una decisione sofferta e che ci ha fatto poco piacere, considerato il valore che attribuiamo a Villa Bertarelli per un futuro sviluppo turistico e ricettivo del paese – scrivono dal Comune – Di questa scelta ci assumiamo la piena responsabilità. Tuttavia non intendiamo rinunciare alla restaurazione della villa che per noi rimane un tassello fondamentale della realtà cittadina, il cui progetto va però ripensato in vista di eventuali futuri interventi, che dovranno essere comunque ridimensionati”.
L’insistenza degli amministratori e degli uffici presso le sedi istituzionali hanno portato anche ad una deroga al Patto di Stabilità in grado di liberare, dalle nostre risorse che lo Stato tiene chiuse in banca, un totale di 350mila euro (di cui 183mila subito utilizzabili per i lavori di ripristino del territorio, 120mila per le scuole e i restanti per le spese ordinarie).
La richiesta alla Regione per un finanziamento relativo ad eventi atmosferici straordinari ha permesso inoltre di coprire il 50% delle spese dovute alla sostituzione delle caldaie della scuola di Sala al Barro e alla sistemazione della parete della palestra delle medie di Galbiate.
“Resta il rammarico per il temporaneo ed inevitabile slittamento di un progetto come quello del restauro di Villa Bertarelli – spiega il sindaco – E’ nostra intenzione far fronte anche a questo, con tutti gli sforzi necessari, ma prima di tutto abbiamo voluto garantire che a Galbiate, nonostante gli straordinari e terribili eventi atmosferici che ci hanno colpito,nulla impedisse di poter continuare a vivere bene”.
RIGUARDO A VILLA BERTARELLI IL COMUNE PRECISA:
Con deliberazione n. 121 del 4 giugno 2012 la Giunta Comunale di Galbiate approvava il protocollo d’accordo per la creazione di un Polo formativo per la ristorazione attraverso la sistemazione funzionale di spazi della Villa Bertarelli per la scuola di alta formazione turistica residenziale e l’allestimento di un ristorante tipico a filiera corta gestito attraverso l’A.P.A.F. – Agenzia Provinciale per le attività formative che si occupa della formazione nel settore turistico alberghiero, operante in Provincia di Lecco come Ente accreditato da Regione Lombardia.
Nel 2013 il Comune di Galbiate partecipava al bando della Fondazione Cariplo “Valorizzare il patrimonio culturale attraverso la gestione integrata dei beni” per ottenere il contributo di € 650.000,00 in relazione al progetto per la realizzazione di interventi strutturali presso Villa Bertarelli connessi alla realizzazione del Polo della Ristorazione che prevedeva un costo complessivo di € 1.171.000,00
Con nota in data 18 dicembre 2013 (Prot. 15458 del 24 dicembre 2013) la Fondazione Cariplo comunicava che non era stato possibile concedere alcun contributo.
In data 14 maggio 2014, come documentato dal protocollo comunale,il Direttore di APAF dott. Marco Cimino comunicava al Comune il recesso dalla convenzione (o meglio Protocollo d’accordo) in essere, motivato con il momento di incertezza istituzionale con il C.d.A. di APAF a fine mandato, così come forse la stessa APAF.
Inoltre, segnalava che, a seguito della presunta notizia che il Comune non intendeva ripresentare il progetto a valere sui bandi della Fondazione Cariplo 2014, erano aumentate le perplessità sui tempi di realizzazione del progetto, paventando il rischio concreto di cambiamenti di rilievo nel mercato che avrebbero reso vani gli sforzi economici e progettuali profusi nel tempo e con il rischio di impegnare altri (non l’allora C.d.A. di APAF) nel ripiano economico.
In data 19 maggio,l’allora Sindaco di Galbiate comunicò alla Giunta la notizia della lettera pervenuta dalla scuola. In data 22 maggio il Sindaco stesso rispose alla missiva di APAF osservando che il Comune aveva intenzione di partecipare al bando Cariplo, ma la Fondazione aveva modificato i parametri per l’accesso, per cui, visti i vincoli del Patto di stabilità interno, era risultato impossibile partecipare. A parte ciò rilevava la preoccupazione da parte di APAF di non volersi sbilanciare in un momento critico a causa delle imminenti elezioni amministrative.