ABBADIA LARIANA – Il timore, peraltro fondato, era che l’imbuto creato dal doppio senso di marcia in un tratto della carreggiata sud della Statale 36, tra Abbadia e Lecco, potesse avere effetti indesiderati anche in quest’ultimo fine settimana, ossia ripercussioni sul traffico.
Le previsioni meteo che annunciavano pioggia pressoché per l’intera giornata di domenica 27 avevano in realtà fatto sperare che proprio il maltempo tenesse a casa molte persone, così da scongiurare i disagi alla circolazione riscontrati anche nella giornata di sabato.
La pioggia, puntuale, è arrivata e tuttavia i rallentamenti alla circolazione stradale non sono mancati. Così Mattia Micheli, attuale capogruppo di minoranza in consiglio comunale e candidato sindaco della lista “Avanti Abbadia” alle elezioni amministrative di fine maggio, ha deciso di scendere in campo e di far sentire la sua voce, partendo dalla considerazione che “ormai non passa anno senza che vi siano disagi sul territorio comunale di Abbadia causati dalla Statale 36”.
“Questa situazione – tuona Micheli – non è più tollerabile. Servono allora interventi radicali e programmati per ridurre al minimo i disservizi che siamo costretti a sopportare. Anche domenica, in una giornata piovosa e assolutamente “anonima” dal punto di vista turistico, abbiamo avuto il centro del paese bloccato dalla colonna di auto. Sabato era accaduta la stessa cosa e domani mattina (lunedì 28, ndr), quando inizierà la settimana lavorativa, probabilmente sarà ancora peggio. Perché, mi chiedo, nessuno pensa a noi e al nostro paese?”.
Mattia Micheli aggiunge: “Siamo consapevoli che la frana è un evento eccezionale e non programmabile, però serve un’immissione sulla SS36 alternativa a quella di Abbadia Lariana”.
Il candidato sindaco di “Avanti Abbadia” si chiede altresì perché siano state chiuse entrambe le corsie verso nord. “Non capiamo questa decisione – dice – Non ne bastava una per consentire un regolare svolgimento dei lavori? Chiudere la strada fino a pochi metri dall’ingresso in Superstrada ad Abbadia ha creato un imbuto che penalizza principalmente il nostro paese, paralizzandone il centro”.
Micheli conclude: “Con una corsia in più si potrebbero gestire meglio i flussi di traffico sia lavorativi sia turistici, salvaguardando comunque la possibilità dell’Anas di effettuare gli interventi necessari a seguito della frana staccatasi dal San Martino”.