ABBADIA LARIANA – Verrà effettuato con ogni probabilità soltanto martedì prossimo, 17 giugno, l’esame autoptico sulle salme delle vittime dell’incidente aereo accaduto nella tarda mattinata di lunedì 9 giugno in Valvarrone e costato la vita al pilota Pietro Brenna, trentatreenne comasco, e ai coniugi di Abbadia Lariana Adele Croci e Franco Gianola, rispettivamente 68 e 72 anni, che a bordo di un idrovolante partito da Como stavano sorvolando la Valle dei Forni.
Uno schianto tragico, al momento ancora senza un perché, tanto che per fare chiarezza su quanto accaduto sono state aperte due inchieste: una dalla Procura di Lecco e l’altra dall’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo. Si vuole ricostruire la dinamica del disastro e individuare, anche con finalità di prevenzione, le cause che lo hanno determinato. Per questo la Procura ha nominato come consulente l’ingegner Massimo Bardazza, che aveva già svolto il ruolo di perito per la strage di Erba e per l’incendio della ThyssenKrupp di Torino.
Iera sera, intanto, sia ad Abbadia Lariana, dove abitavano i coniugi Gianola, sia a Monte Olimpino (residenza di uno dei tre figli della coppia) si è pregato per le vittime dell’incidente. Un rosario e la lettura meditata di alcuni salmi, poi l’ideale abbraccio di due comunità ai familiari di Adele e Franco, i cui funerali si terranno dunque non prima di martedì della settimana prossima, con ogni probabilità in Basilica a Lecco.