LECCO – In tanti, questa mattina, hanno voluto dare l’ultimo saluto a Sergio Pirovano, presidente del corpo musicale G. Brivio di Rancio e consigliere del circolo parrocchiale Pio X. Scomparso improvvisamente venerdì scorso, all’età di 77 anni, ha lasciato la moglie Angela, le tre figlie, Stefania, Paola e Daniela con i rispettivi generi, e nove nipoti. Una cerimonia commovente ma non triste quella celebrata da don Claudio Maggioni nella chiesa parrocchiale di Rancio.
Sul pulpito sono stati proprio i suoi nipoti a salire per le letture e, al termine della cerimonia, hanno espresso tutto il loro amore nei confronti del nonno: “E’ difficile trovare le parole in un momento come questo, ma dobbiamo essere forti come ci hai insegnato. Sei sempre stata una persona d’ammirare, di una bontà infinita, sempre con un sorriso e pronta ad aiutarci. Grazie perché ci hai trasmesso i valori fondamentali della vita, ci hai insegnato il dono senza aspettarci niente in cambio, se non la gioia di vedere il prossimo felice. Grazie per averci insegnato le canzoni degli Alpini quando andavamo a Caspoggio, per le partite a carte fatte assieme. Grazie perché sei sempre stato disponibile, bastava una telefonata ed eri pronto a raggiungerci. Grazie per la famiglia che hai costruito, sempre unità, oggi più che mai. Ci hai sempre amato tanto, lo si vedeva dai tuoi occhi sempre allegri. Sarà difficile ora senza di te, ma non dimenticheremo mai tutto il bene che abbiamo avuto il privilegio di ricevere. E non preoccuparti per la nonna, fortunatamente l’hai lasciata tra noi nipoti, con tanta voglia di amare come ci hai insegnato tu”.
Anche la moglie Angela ha voluto salutare il compagno di una vita: “Caro Sergio, ti devo ringraziare per i nostri 51 anni passati assieme, per come mi hai voluto bene e rispettato. Al nostro amore si sono unite le nostre figlie, Stefania, Paola e Daniela, con le quali abbiamo costruito la nostra famiglia sempre più numerosa: i nostri generi che hai trattato come figli e i nostri nove nipoti che hanno sempre tenuto viva la nostra casa con la loro presenza quotidiana. Caro Sergio, sei stato marito, papà e nonno sempre presente, onesto, sincero e giocherellone. So che vuoi salutare il tuo circolo che in questi anni è stata la tua seconda casa. Eri sempre disponibile con tutti. Ringrazio il gruppo di Cancano, tu quando arrivavi sembravi un ragazzino di vent’anni anche se adesso ti pesava un po’ per via dell’età. Caro Sergio, ci hai lasciato una grande eredità: eri buono, semplice, laborioso e altruista. Ciao Sergio!”
E poi il ricordo di quella banda a cui Sergio Pirovano era tanto legato: “Non è facile ma siamo qui per esprimerti il nostro ringraziamento. Grazie per averci rappresentato in tutti questi anni, grazie per averci insegnato a non rinunciare mai anche quando le cose si fanno difficili. Grazie per le tue battute, la tua allegria, le tue risate, grazie per averci mostrato come essere inclusivi e propositivi e aver così forgiato il gruppo che continua ad esistere perché condivide la passione musicale e la voglia di stare insieme. Ci piace pensare a te mentre fai un brindisi alla salute degli amici. Ed è con questa immagine nella mente che, come ci avevi chiesto, eseguiremo per te il Porompompero. Ciao President, divertiti ancora una volta con noi”.
Dopo le note del “Signore delle cime” eseguite in chiesa, la banda ha accompagnato il suo presidente con note allegre, proprio come avrebbe voluto lui. E i volti tristi e rigati dalle lacrime per un momento hanno lasciato spazio a un sorriso sincero, come l’animo di Sergio Pirovano.