BALLABIO – I commercianti ballabiesi scrivono una lettera ai candidati sindaco Giuseppina Lombardini, Alessandra Consonni e Riccardo Invernizzi per chiedere a chi di loro sarà eletto se avrà intenzione o meno di introdurre i parcheggi a pagamento che, a detta degli scriventi, “danneggerebbero le attività economiche di Ballabio, già in difficoltà per colpa della crisi”.
“Noi commercianti ballabiesi in questi giorni sentiamo sempre più di frequente la voce che vuole l’introduzione delle strisce blu che regolarizzano a pagamento i parcheggi nelle zone nevralgiche del paese – scrivono i commercianti ballabiesi nella lettera – per questo motivo abbiamo deciso di unirci insieme in questa lettera nella quale chiediamo di spazzare via, con una risposta chiara e decisa, questa ipotetica quanto vessatoria scelta che significherebbe la morte del commercio ballabiese già in agonia”.
“Non chiediamo lavori, sussidi o contributi economici – continuano – chiediamo semplicemente di poter continuare a mantenere esistente il tessuto commerciale che permette a un paese di rimanere vivo e non diventare un dormitorio”.
Nella missiva, poi, i commercianti specificano quali sarebbero secondo loro le conseguenze negative dell’introduzione delle strisce blu in determinate zone della città: “Una scelta così assurda andrebbe a pesare sulle tasche di tutti i cittadini che scelgono ancora i negozi del paese per le loro spese. Pensate a cosa vorrebbe dire andare alla farmacia e dover pagare un euro per il parcometro prima ancora di acquistare i medicinali. Acquistare un quotidiano o un panino a Ballabio Superiore costerebbe il doppio! Senza contare che chi si reca alle poste per pagare le bollette o riscuotere la pensione o chi passa il pomeriggio in fila dal medico di base per aspettare il proprio turno”.
“Se ci fossero le strisce blu ai parcheggi sarebbe una continua ricerca di denaro nelle tasche dei cittadini – concludono i commercianti ballabiesi – vedendo quindi recapitare in questi giorni, nelle cassette delle lettere, i vostri volantini elettorali pieni di buoni propositi dove si sprecano le parole ‘trasparenza’ e ‘chiarezza’ pensiamo che sia già oggi il momento giusto per rispondere alla nostra domanda iniziale con un trasparente e chiaro ‘si, abbiamo intenzione di istituire i parcheggi a pagamento’ oppure ‘no, non abbiamo intenzione di istituire i parcheggi a pagamento’. In questo modo tutti quanti noi potremo andare al voto il 31 maggio in modo più onesto, chiaro, trasparente e consapevole”.