L’addio di Calolzio a Vladimiro Dozio: “Ha fatto la sua parte in modo intelligente”

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Al Santuario del Lavello in tanti al funerale del giornalista, Alpino e fondatore dei Volontari del Soccorso

“Ha contribuito a creare quel bene diffuso che rende una comunità più bella e più umana”

CALOLZIOCORTE – I gagliardetti degli Alpini e le giubbe arancio dei Volontari del Soccorso hanno stretto in un ultimo abbraccio Vladimiro Dozio morto domenica scorsa all’età di 78 anni. In tanti oggi pomeriggio, martedì, si sono riuniti al Santuario del Lavello, a pochi passi dalla casa dove abitava, per dire addio a una persona che si è spesa per il bene della sua comunità.

Il giornalismo, l’impegno politico, nella Pro Loco, nell’Anpas e nella Protezione Civile, ma soprattutto la fondazione dei Volontari del Soccorso che sono stati per tanto tempo una seconda famiglia. Un impegno che nel 2021 è stato premiato con l’onorificenza al Merito della Repubblica Italiana. Ai funerali hanno partecipato, tra gli altri anche, il sindaco di Calolzio Marco Ghezzi e il vicesindaco Aldo Valsecchi, il sindaco di Erve Giancarlo Valsecchi, gli Alpini e i “suoi” volontari.

“Ha fatto della sua vita un’esistenza dedicata agli altri. La vostra presenza oggi dice che Vladimiro è stata una persona che ha dimostrato tutto il suo impegno, non è stato a guardare, ma si è sempre chiesto cosa poteva fare per la sua comunità e per il suo paese – ha detto il parroco di Foppenico don Antonio Vitali -. Si è messo insieme agli altri per creare quel bene diffuso che contribuisce a rendere una comunità più bella e più umana. Vladimiro ha fatto la sua parte e l’ha fatta in modo intelligente. Questa è carità ed è la forma di carità più alta, la carità che dice il bene dell’uomo. Sono sicuro che nel vostro cuore ci saranno mille ricordi di Vladimiro, per tutto quello che ha fatto, per le persone che ha incontrato e per tutte le relazioni buone che ha costruito”.

La Preghiera del Volontario e la Preghiera dell’Alpino sono stati l’ultimo ringraziamento per una vita generosa, mentre in cielo si è levato il suono delle sirene di quelle ambulanze che, grazie al coraggio dimostrato 50 anni fa da Vladimiro e dagli altri fondatori, tante vite hanno salvato e tanto hanno dato a Calolzio e al territorio.