Per questa notte le macerie del deposito della Spreafico di Dolzago, l’azienda grossista di ortofrutta a cui è andato a fuoco un capannone il primo giorno dell’anno verranno presidiate dai vigili del fuoco di Lecco. Una autopompa è ferma in loco per intervenire se qualche focolaio dovesse ravvivarsi.
Non è solo il materiale di coibentazione delle celle frigo insieme al legno di cui era in parte costruita la copertura dell’edificio a preoccupare, ma il fatto che l’edificio è a contatto con un altro deposito preservato dalla furia del fuoco grazie all’intensa attività dei vigili del fuoco che fecero convergere immediatamente sul luogo una ventina di mezzi tra autobotti e autopompe.
IL CAMMINO DELLE FIAMME
L’innesco dell’incendio potrebbe essere avvenuto nella parte posteriore dell’immobile. Dei tre capannoni della ditta quello andato distrutto è di più recente di costruzione. Come gli altri due era in cemento armato, ma per il solaio sono state usate travi di legno e materiale lamellare, su cui probabilmente hanno attecchito le fiamme.
Da lì l’incendio poi si è propagato lungo le intercapedini dei frigoriferi collocati nell’edificio e in particolare sul poliuretano espanso della coibentazione, responsabile del fumo nero, la cui colonna si è vista anche a chilometri di distanza.
EVITATO IL PERICOLO ESPLOSIONI
La Spreafico commercia soprattutto in frutta esotica (banane ed ananas) e per fortuna non ha bisogno di portare il freddo sotto zero, questo significa l’assenza di ammoniaca nel liquido di refrigerazione impiegato nei frigo. Fatto – a quanto pare- verificato anche dai tecnici dell’Arpa. Un bel vantaggio che ha evitato il verificarsi di esplosioni. E così i vigili del fuoco hanno potuto lavorare per contenere l’incendio senza che si propagasse nei corpi fabbrica vicini. Soprattutto in quello addossato a quello sinistrato, mentre l’altro dista 4-5 metri, separato da un passaggio coperto.
TECNOLOGIA E UOMINI A GUARDIA DEI FOCOLAI
Ancora per tutta la notte di tra oggi martedì e domani mercoledì, i pompieri monitoreranno a intervalli precisi (circa un’ora) le temperature delle strutture a contatto con le macerie con particolari apparecchiature e le raffredderanno in presenza di valori in risalita e quindi di allarme.
Nel frattempo la ditta ha potuto proseguire la propria attività nei due depositi rimasti intatti.
LE INDAGINI
Sono state affidate ai carabinieri della stazione di Oggiono e preziosi particolari potrebbero uscire dalle immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza dello stabilimento. La stanza dei server si trovava sì nell’edificio, ma due di essi sono stati salvati.
Il luogo è ora sotto sequestro e nessuno può attualmente entrarci, anche perché sovrastato da una struttura in metallo pericolante.
DALL’ARCHIVIO DI LECCONOTIZIE
Inferno di fiamme a Dolzago, rogo all’ortofrutta Spreafico 2 gennaio 2012
Il Filmato è stato realizzato da Nicolò Fumagalli
Dolzago: dolose le fiamme alla ditta di ortofrutta distrutta 1 gennaio 2012
Un enorme incendio ha devastato dal primo pomeriggio di domenica parte del capannone della ditta di ortofrutta Spreafico Francesco & Fratelli sita in Dolzago, in via Campagnola.
Ancora non chiarite con certezza le cause del rogo, ma non si può escludere l’ipotesi dell’atto doloso; sul posto sono stati all’opera per ore e ore i Vigili del […]