“Una bella serata, un’iniezione di fiducia, uno sprono a proseguire lungo la strada dell’impegno civile e disinteressato”, così i componenti del movimento Qui Lecco Libera hanno commentato la riuscita della doppia iniziativa di venerdì sera, a Lofficina della Musica. Oltre un centinaio di cittadini hanno partecipato alla cena di finanziamento dell’associazione, che ha scelto il metodo più trasparente per trarre le risorse necessarie al prosieguo delle attività sul territorio.
‘Indovina chi viene a cena?’ era il titolo del buffet, curato da ‘Piaceri d’Italia’ (prodotti tipici locali nel solco di Slow food). Dopo il “pasto critico”, perché “l’omologazione è anche un fatto culinario” recitava il volantino della serata, ha avuto luogo la presentazione de ‘Lecco: provincia di mafia’, la mappa della colonizzazione (come hanno precisato gli autori) della ‘ndrangheta sul territorio lecchese. Nomi, volti, luoghi e voci dei protagonisti di cinquant’anni di predominio. “Questo lavoro non è il primo e non sarà l’ultimo che abbiamo realizzato e realizzeremo sul tema dello strapotere mafioso” – hanno ribadito gli autori del materiale informativo.
Se con la mappa dello scorso anno ‘La mafia a Lecco (non) esiste‘, l’associazione Qui Lecco Libera aveva posto al centro
dell’attenzione anche di una città come quella di Lecco l’argomento, con questo nuovo strumento cerca di allargare lo sguardo al territorio provinciale e soppesarne l’infiltrazione mafiosa. L’opuscolo sarà in distribuzione a offerta libera nei banchetti e nelle decine di serate informative programmate sul territorio (la prima il 30 settembre a Civate al circolo Arci, poi il 7 ottobre in Sala Civica a Calolzio e a seguire Osnago, Olginate, Casatenovo ecc.).
Le mappe non fanno altro che ripercorrere le varie inchieste portate avanti dalla magistratura in tema di mafia con aderenze anche nella provincia di Lecco dando c0sì una rappresentazione grafica dei risultati delle indagini sulla ‘ndrangheta nel lecchese. Il filo conduttore è rappresentato da Wall Street, Oversize, Infinito Tenacia e si contestualizza attraverso le loro biografie grandi accusati come Franco, Mario e Giacomo Trovato, Luigi Vona detto “trecozze”, Rodolfo Bubba affiliato con il grado di “vangelo”, Angelo Sirianni detto “tasche lunghe”, Salvatore Strangio, Ivano Perego.
Qui Lecco Libera ha voluto: “ Tutto ciò dimostra come siamo circondati, intrisi, inondati dal potere mafioso e troppi facevano finta di non saperlo – ha detto Duccio Facchini portavoce dell’associazione Qui Lecco Libera. – Questa mappa, unica nel suo genere, dimostra come l’unica arma per contrastare la corleonizzazione del Paese resti quella della coerente, lucida e disinteressata ricostruzione della realtà”.