OGGIONO – Da svariati giorni diversi gestori di locali dell’oggionese, avevano segnalato ai carabinieri ammanchi di denaro da alcune macchinette videopoker, sospettando che qualcuno avesse manomesso le slot machine per rubarne i soldi.
I responsabili, individuati dagli uomini dell’Arma, sarebbero due rumeni (M. V. e S. A.L.) entrambi 29enni e domiciliati a Pioltello, arrestati al termine delle indagini dei militari di Oggiono.
All’inizio di questa settimana i due giovani sono stati notati effettuare degli strani “movimenti” attorno ai videopoker di un locale, tanto da insospettire il gestore che in quel frangente, scrupolosamente, ha annotato la targa dell’autovettura con il quale erano arrivati.
A quel punto i Carabinieri della Stazione di Oggiono hanno approfondito gli accertamenti sul mezzo, una BMW avente targa rumena, “ricercandolo” costantemente sul territorio, sino a quando, ieri pomeriggio, non lo hanno notato, grazie anche alle telecamere di sorveglianza del Comune di Oggiono.
Avuta certezza che gli occupanti erano entrati in una tabaccheria di viale Europa, i militari hanno subito predisposto un servizio di osservazione in prossimità dell’obiettivo, contattando nel frattempo il gestore della tabaccheria, che ha confermato la presenza di due soggetti, verosimilmente rumeni e/o dell’est Europa, che stavano giocando su due videopoker spostandosi continuamente.
Dopo circa 20-25 minuti i due sospettati sono usciti dal locale dirigendosi a piedi verso la loro vettura e sono stati quindi fermati dai carabinieri.
L’immediata visione dei filmati dell’impianto di videosorveglianza a circuito chiuso della tabaccheria e l’intervento del tecnico incaricato SISAL hanno quindi consentito ai Carabinieri di accertare senza ombra di dubbio che due macchinette videopoker presentavano chiari segni di manomissione meccanica.
In pratica, i due soggetti, approfittando della posizione semi-defilata dei videopoker, nascosti allo sguardo del gestore o di altri avventori presenti nel locale, durante lo svolgimento di una partita, forzavano, con un piccolo attrezzo metallico, il sistema di erogazione meccanica delle monete, interrompendo il normale funzionamento e causando la caduta delle monete nella “culla” della macchina, simulando in tal modo apparentemente, anche a livello acustico, una normale vincita dal videopoker.
IL VIDEO:
I due, che avevano con loro più di 300 euro, frutto dell’ultima manomissione, sono stati quindi arrestati con l’accusa di furto aggravato e trattenuti presso le camere di sicurezza della Compagnia di Merate, in attesa dell’udienza di convalida fissata per giovedì.
Proseguono intanto le indagini dei Carabinieri per accertare responsabilità dei due in ulteriori casi analoghi e l’esistenza di eventuali complici.