L’uomo di 43 anni aveva parcheggiato l’auto nel posto riservato alle ambulanze davanti all’ospedale di Merate
Ora dovrà rispondere di minacce, oltraggio a pubblico ufficiale e rifiuto di comunicare le proprie generalità
MERATE – Appena vista la multa sul parabrezza dell’auto, ha iniziato a inveire contro gli agenti della Polizia locale, incurante del fatto che la sanzione fosse stata comminata perché aveva parcheggiato l’auto nel posto riservato all’ambulanze, all’interno dell’ospedale Mandic di Merate. E’ stato denunciato alla Procura della Repubblica l’uomo di 43 anni, di nazionalità italiana ma residente all’estero, che lo scorso martedì ha insultato e minacciato gli agenti della Polizia locale, rei di averlo multato.
Ma procediamo con ordine ricostruendo l’episodio, avvenuto il 21 gennaio intorno alle 11. Una pattuglia di agenti della Polizia locale di Merate viene chiamata per un servizio di controllo dell’ara di sosta nell’area dell’ospedale San Leopoldo Mandic, appositamente disciplinata attraverso una convenzione stipulata tra Asst Lecco e amministrazione comunale. A chiederne l’intervento alcune persone presenti in quel momento all’interno del presidio, denunciando l’occupazione da parte di diverse auto degli stalli riservate alle ambulanze. Giunti sul posto, gli agenti guidati dal comandante Roberto Carbone hanno effettivamente constatato la presenza di quattro mezzi nei posteggi riservati ai mezzi di soccorso e hanno così provveduto a elevare la sanzione.
Una decisione, perfettamente in regola con quanto previsto dal codice della strada, che ha però scatenato le ire di uno degli automobilisti multati. Di fronte a persone attonite e incredule di quanto stavo assistendo, l’uomo ha iniziato a offendere gli agenti arrivando anche alle minacce. Inutili sono risultati inoltre gli inviti, giunti da più parti, a calmarsi e a moderare il linguaggio. Non solo, ma l’automobilista si è anche rifiutato di fornire le proprie generalità per farsi identificare. Il suo gesto però non passerà impunito. A seguito degli accertamenti compiuti, il quarantatreenne è stato infatti identificato e denunciato alla Procura della Repubblica di Lecco. Dovrà rispondere dei reati di minaccia, oltraggio a pubblico ufficiale e per rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale.