Morto a 99 anni il Marinaio “Lalo” Gianola: “Uomo buono”. Era il più anziano di Premana

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Luigi “Lalo” Gianola

 

PREMANA – E’ morto Luigi Gianola, per tutti era semplicemente “Lalo”, avrebbe compiuto 99 anni tra pochi giorni. Ha vissuto la sua vita fino in fondo, un uomo che nella storia ci si è trovato immerso. Una brava persona che non si è lasciata andare nemmeno nei momenti più difficili.

Classe 1919 era la persona più anziana di Premana. “Ha avuto una vita lunga ma certamente non semplice – racconta il nipote Gigi Pomoni -. Ha fatto il militare nella Marina, a Taranto, una cosa insolita in un paese dove praticamente tutti sono Alpini. Quando stava per congedarsi, al termine dei due anni di naja, è cominciata la guerra che lo ha tenuto lontano da casa per altri sei anni. Dopo l’8 settembre è stato caricato su un treno diretto in Germania, ma nella zona di Cararra/La Spazia è riuscito a scappare: è sceso dal treno ed è fuggito evitando le pallottole dei tedeschi. Quindi è riuscito a ritornare nelle nostre zone dove ha fatto il partigiano fino al giorno della Liberazione”.

Un legame, quello con la Marina Militare, di cui è sempre andato orgoglioso: “Finché ha potuto ha partecipato a tutti i raduni, ci teneva moltissimo. Proprio in questi giorni gli era stata consegnata una benemerenza da Roma perché da 40 anni era tesserato all’Associazione Nazionale Marinai D’Italia di Lecco”.

Proveniente da una famiglia numerosa, il cui soprannome era Teribei (Terribili), non ha mai conosciuto sua madre: “Morì durante il parto. A quel tempo, però, non c’erano le fotografie e il fatto di non averla mai potuta vedere in volto è sempre stato un suo grande rammarico”.

Sposato, rimase vedovo molto presto, con due figli piccoli da accudire: “E’ sempre stato un grande lavoratore, al lunedì partiva da Premana in bicicletta per andare a Lecco a lavorare il ferro. Restava in città tutta la settimana e il venerdì, sempre in sella alla sua bici da corsa, ritornava in paese. Erano gli anni ’60”.

Padre di due figli, Adriana e Angelo, è stato anche un grande sportivo: “Amava molto lo sci di fondo, ha partecipato più volte alla Marcialonga. E’ stato anche tra i fondatori dell’Associazione Sportiva Premana”.

Un uomo buono che in paese è ricordato da tutti con grande affetto: “Forse anche per via della sua vita difficile, è sempre stata una persona ben voluta a Premana. Era molto attivo, uno sportivo e un cacciatore, ha fatto tanto per Premana. Era molto bravo nel suo mestiere che ha portato avanti anche dopo la pensione. Nel 1986 ha realizzato la croce che ancora oggi si può vedere sul monte Colombana, sopra l’alpeggio di Fraina“.

Oggi (venerdì 12 gennaio), alle 14.30, nella chiesa parrocchiale di Premana, sarà celebrato il funerale. La scomparsa di “Lalo” porterà con sé anche un pezzo importante della storia di Premana.