La segnalazione relativa a otto motociclisti “beccati” sul sentiero 17 ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine. In mattinata gli scatti originali sono stati acquisiti da parte del Corpo Forestale dello Stato, che qualche mese fa ha visto un proprio assistente capo investito da una moto in quella zona.
La segnalazione è giunta in redazione da un escursionista che si era imbattuto in una “spedizione” di motociclisti lungo i sentieri ai piedi del Resegone. Una presenza vietata, già oggetto di polemiche e con un precedente specifico: l’anno scorso un assistente capo della Forestale di Lecco venne investito proprio da una moto da cross mentre insieme a una collega cercava di fermare due centauri nella stessa zona.
“Avevamo fatto cenno ai due di fermarsi” racconta il Forestale “quando la moto più vicina a me prima ha rallentato, quindi improvvisamente è ripartita a tutto gas, prendendo con la ruota la mia gamba. Me la sono cavata con un grosso livido, ma le conseguenze avrebbero potuto essere molto peggiori se non mi fossi scansato di colpo”.
Lo stesso Corpo Forestale questa mattina ha richiesto e acquisito le fotografie originali (con le targhe visibili) e sta ora individuando i motociclisti transitati illegalmente su un sentiero di montagna. Per la cronaca, la questione comporta una sanzione pari a 111,22 euro ma non ha effetti sui punti della patente: qui infatti non vige il codice della strada. Si tratta invece di una violazione denominata “transito in bosco”. In pratica, sui sentieri e nei boschi appunto è vietato ogni tipo di transito motorizzato.