COSTA MASNAGA – “Induzione, favoreggiamento, sfruttamento della prostituzione minorile e sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione”: con queste accuse i carabinieri della stazione di Costa Masnaga hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 47enne (P.S.V.) origine della provincia di Pavia ma domiciliato a Milano, ritenuto responsabile di un giro di prostituzione che vedeva coinvolte tre ragazze minorenni.
Il provvedimento restrittivo è frutto delle risultanze investigative dei carabinieri, pienamente accolte dall’Autorita’ giudiziaria riguardo all’attività illecita che si sarebbe svolta principalmente nella città di Milano o nel suo hinterland nel periodo tra aprile e dicembre 2014.
L’attività investigativa condotta dai militari della stazione di Costamasnaga è stata avviata nell’aprile 2014, a seguito di una segnalazione della coordinatrice della comunità educativa “Villa Solidea” di Rogeno, la quale aveva portato all’attenzione dei militari strani comportamenti ed atteggiamenti da parte di due ragazze straniere ospiti di quella struttura.
Sin dalle prime fasi dell’indagine, i carabinieri hanno potuto accertare che le giovani, amiche tra loro, entravano in contatto e concordavano prestazioni sessuali a pagamento con numerosi “clienti” avvalendosi di alcuni siti web ed utilizzando i social network e chat come facebook e whatsapp, installate sui propri smartphone.
Proseguendo l’attività, anche con l’ausilio di mezzi tecnici messi a disposizione della direzione distrettuale antimafia di Milano (competente per tali tipologie di reati), e’ quindi emerso un più ampio e definito sistema di sfruttamento e di prostituzione anche minorile, che giorno dopo giorno ha visto coinvolti sempre più “clienti” ed un maggior numero di ragazze di differenti età e provenienza, tra cui una terza minore italiana, la quale, in particolar modo, veniva sistematicamente sfruttata dal 47enne milanese.
Quest’ultimo, avvalendosi delle numerose conoscenze connesse alla sua attività di p.r. in alcuni locali del capoluogo lombardo, organizzava gli incontri per i propri clienti, provenienti dall’intera regione e di differente condizione economica e sociale (impiegati, artigiani, liberi professionisti, imprenditori, industriali etc.), disposti a spendere cospicue somme di denaro per avvalersi delle “prestazioni” delle ragazze, pur nella consapevolezza spesso di trovarsi di fronte anche a delle giovani di minore età.
A tal riguardo è emerso chiaramente come la tipologia di “compagnia” offerta dall’indagato ai propri clienti fosse addirittura diversificata nelle tariffe e nella scelta delle “ragazze” a sua disposizione, che lui arrivava a definire “immagine”, “normali” o “sportive”.
Nel contesto dell’attività, l’Arma di Costa Masnaga ha quindi complessivamente denunciato alla magistratura ben 26 persone responsabili, a vario titolo, dei reati sopra indicati, nonché una delle citate minori, accusata di “tentata estorsione” nei confronti di un cliente.
L’arrestato si trova ora al carcere di San vittore in Milano, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.