Malgrate. Raccolta fondi per il restauro della cappelletta dei morti di peste

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La prima fase di restauro consisterà nella revisione e sistemazione della copertura del tetto

Giovedì 5 settembre alle ore 20.45 si terrà una serata durante la quale verranno illustrate le modalità di avvio della raccolta fondi per il restauro

MALGRATE – E’ previsto un incontro durante il quale saranno illustrate le modalità di avvio della raccolta fondi per il restauro della cappelletta delle ossa dei morti di peste situata in Via Agudio. L’incontro si svolgerà giovedì 5 settembre alle ore 20.45 presso il Nuovo Convegno Parrocchiale in Via S. Antonio n.10.

Durante la serata, l’Istituto Musicale “Giuseppe Zelioli” animerà l’evento con interventi musicali, con la partecipazione di Chiara Ballabio al violino e Massimo Borassi al pianoforte. La serata inizierà con i saluti introduttivi della Parrocchia di San Leonardo, del Fondo di Comunità di Malgrate e della Fondazione Comunitaria del Lecchese. Seguirà una conferenza di Michele Casadio su “La peste a Malgrate e dintorni al tempo dei Promessi Sposi”, con riferimento alle descrizioni di Alessandro Manzoni.

Infine, verrà presentata la storia della Cappella da Tiziana Rota e don Andrea Lotterio, sarà illustrato il progetto di restauro, curato dallo Studio Luzzana Restauri di Civate e saranno fornite informazioni su come effettuare le donazioni. La serata si concluderà con una performance musicale.

Il fondo della comunità di Malgrate ha sostenuto, in questi anni, diversi progetti sociali del territorio rivolti a giovani e anziani. Ora lo sguardo va alla manutenzione conservativa della Cappella alla Crocetta e nella serata in programma per il 5 settembre, a partire dal capitolo dei Promessi Sposi che narra delle vicende della peste a Lecco e nei territori circostanti, si intende tratteggiare la storia, il valore religioso che questa cappella ha rappresentato nel tempo e illustrare le modalità dell’avvio della raccolta fondi per il restauro.

Le cappelle votive o santelle si trovano principalmente concentrate nel nucleo storico del paese, a protezione della casa e della famiglia o dei piccoli nuclei abitativi che le circondano. Testimoniano il bisogno popolare di affidare la propria sicurezza al soprannaturale e dove è prevalente il ricorso all’immagine di Maria.

La più antica e imponente, nelle sue forme architettoniche barocche riproponenti una chiesa in miniatura, è la Cappella dei morti alla Crocetta che riassume la funzione di cappella di pietà e da cappella di suffragio. Di origini cinquecentesche, a suffragio delle vittime della peste del 1600, funge da ossario, ospitando al suo interno numerosi resti, crani ed ossa delle probabili vittime della grande pestilenza.

Il monumento presenta una base ottagonale e vede all’esterno la presenza di un grande portale in pietra con timpano, colonne e gradini di accesso. Di pietra sono anche le lesene che troviamo agli angoli della costruzione, le quali si inseriscono con semplici capitelli nella cornice lapidea che corre lungo tutto il perimetro superiore, compresa la facciata principale.

Le superfici sono ornate con dipinti murali, oggi poco leggibili, raffiguranti motti di ammonimento, strumenti della passione ed anime purganti. L’interno presenta tinte uniformi e agli angoli troviamo lesene ad intonaco e un piccolo cornicione. Al centro è posto un semplice altare. Don Dionigi Puricelli, parroco di Malgrate dal 1911 al 1930, nella sua cronistoria del paese riferisce di una tradizione, non documentata, che vuole questo luogo quale tomba di Accorsino da Lodi, comandante ducale caduto nella battaglia di Malgrate del 1532 per la riconquista di Lecco e territori circostanti da parte degli Sforza.

I principali elementi di degrado si possono sinteticamente individuare nella disgregazione di colore e di intonaci, alcune cadute di intonaci, presenza di fessure, dilavamento di alcune superfici con conseguente erosione di colore e intonaco, presenza di alcune colonie biologiche e di vegetazione, degrado delle malte di allettamento degli elementi in pietra. La presumibile causa deriva dal malfunzionamento del sistema di copertura del tetto.

La prima azione consisterà nella revisione e sistemazione della copertura del tetto. A seguire il consolidamento degli intonaci, dei colori, rimozione dei depositi di sporco polverulento, il reintegro dele intonacature e stuccature mancanti. Il quadro economico complessivo prevede un costo di 19.200 euro + iva e il restauro sarà curato dallaStruttura 4 – Servizi Socioculturali, per il Welfare e per le Attività Produttive”.

La Fondazione Comunitaria del Lecchese, attraverso la partecipazione ad un bando da parte della Parrocchia ha riconosciuto un contributo ammontante ad 11.500 euro (all’incirca il 50% del costo sopra indicato). L’altro 50% dovrà essere reperito attraverso attività di crowdfunding. Le donazioni, di qualsiasi importo, vanno fatte direttamente alla Fondazione Comunitaria Lecchese, che rilascia regolare quietanza e sono deducibili.

Come donare

Causale bonifico: Prat. 2024 4281 – Ridiamo vita ai segni della Devozione Beneficiario: Fondazione Comunitaria del Lecchese – Ente Filantropico IBAN: IT 28 Z 030 6909 6061 0000 0003 286 Intesa Sanpaolo Fil. Accentrata TERZO settore IBAN: IT 87 B 085 1522 9000 0000 0501 306 Banca della Valsassina