Una mostra per conoscere più da vicino luoghi e personaggi briantei legati al Risorgimento italiano. È I Greppi e il Risorgimento in Brianza, l’esposizione inaugurata nella Quadreria di Malgrate sabato mattina e che sino al 30 di ottobre accoglierà chiunque voglia approfondire la storia di una famiglia, quella dei Greppi, la cui vita si è intrecciata con le vicende che hanno portato all’unificazione nazionale.
Promossa dalla Cooperativa Brig in collaborazione con il Consorzio Brianteo Villa Greppi, la mostra è stata inserita nel calendario di Lecco Città del Manzoni in quanto ricostruisce il periodo storico in cui lo stesso scrittore milanese, protagonista indiscusso della rassegna, ha vissuto. Tanti, quindi, gli eventi che fanno da sfondo a disegni e documenti raccolti in Quadreria, dalle cinque giornate di Milano ai moti del ’48, passando per le guerre d’indipendenza.
«Si tratta di un’esposizione – illustra Ilaria Sironi, presidente di Brig – già allestita a Monticello, ora giunta a Malgrate e che raccoglie dipinti, lettere e oggetti della famiglia Greppi, proprietaria dell’omonima villa signorile della Brianza». Un lavoro complesso che vede innanzitutto la presenza di alcuni disegni di Alessandro Greppi, rampollo appassionato di arte e viaggi che nel corso della sua vita ha realizzato circa 2 mila schizzi e 6 mila taccuini, tutti capaci di ricostruire il periodo storico, i luoghi e un contesto sociale in rapido cambiamento.
Numerosi, quindi, gli scorci brianzoli ammirabili durante il percorso, cui si aggiungono, però, le strade e gli scenari milanesi, molto familiari ai Greppi.
«Accanto ad Alessandro – riprende Sironi – la mostra dedica ampio spazio anche a sua madre, Teresa Greppi, autrice di numerosi disegni e lettere di grande interesse storico. Non mancano, poi, altri oggetti e documenti legati al Risorgimento e raccolti per l’occasione». Tra questi meritano attenzione le parole di un cronista del tempo come Cesare Cantù (cui è dedicata una sezione del percorso), una bandiera sabauda e una lettera scritta da Giuseppe Mazzini.
Presenti durante l’inaugurazione di sabato numerose autorità tra cui il sindaco del Comune di Malgrate, Giovanni Codega, il consigliere regionale Carlo Spreafico, gli assessori alla Cultura di Provincia e Comune, rispettivamente Marco Benedetti e Michele Tavola, e la dirigente della Prefettura Eleonora Albano.
«Questa mostra – commenta Codega – rientra nel programma di iniziative dedicate ai 150 dell’Italia e siamo lieti di ospitare un simile percorso che punta a farci riscoprire il Risorgimento italiano a partire da una famiglia del territorio». «Lo spazio della Quadreria di Malgrate – interviene Tavola – rappresenta un luogo importante per il suo comune ma è contemporaneamente, anche per la sua posizione, una grande terrazza su Lecco. La collaborazione tra il capoluogo e Malgrate è sempre molto proficua ed è per questo motivo che la mostra è stata inserita nel ricco cartellone di Lecco Città del Manzoni».
Spreafico e Benedetti, inaspettatamente uniti nel sottolineare come i recenti tagli regionali rendano necessari dei rapporti sempre più collaborativi tra le istituzioni territoriali, evidenziano, poi, il ruolo che una simile iniziativa ha nella valorizzazione del patrimonio locale. «La ricchezza lombarda – spiega il consigliere regionale – risiede anche nell’arte, nell’architettura e nei beni immateriali. Questa mostra rende visibili materiali e documenti di livello, che senza un opportuno lavoro di recupero e conservazione sarebbero rimasti nascosti in qualche scantinato. I tempi difficili e i continui tagli ai finanziamenti – prosegue – ci inducono a trovare nuove strade da percorrere per fare in modo che non si debba rinunciare a simili iniziative. Fare sistema con le altre istituzioni ed evitare di chiudersi nel campanilismo è una buona strategia – conclude – per raccogliere fondi, anche provenienti dall’Europa».
La mostra sarà aperta al pubblico i sabati e le domeniche dalle 10 alle 18 e giovedì 27 ottobre dalle 20 alle 23. L’ingresso è libero.