Motoraduno. Tra Moto Guzzi, tende e stand…memorie storiche e leggendarie

Tempo di lettura: 4 minuti
Motoraduno Guzzi 2023

Due mostre durante il Motoraduno raccontano il Circuito del Lario e la Freccia Rossa della Bontà

Insieme al rombo dei motori, riecheggia quello delle vicende legate alla Moto Guzzi

MANDELLO – Moto parcheggiate ovunque, tende al campo sportivo, accensione dei motori, code per entrare al museo…di solito sono queste le prime immagini che vengono associate al Motoraduno Guzzi. Visioni che non stanno mancando neanche nell’edizione 2023 appena cominciata a Mandello ieri, giovedì, che sta facendo vivere a 360 gradi la magia della Casa dell’Aquila (e lo farà fino a domenica), sia ai fan sfegatati ma anche a chi si affaccia per la prima volta all’evento.

Motoraduno Guzzi 2023

Che non fosse un raduno come quello passato lo aveva già annunciato il sindaco Riccardo Fasoli. Non tanto per i numeri, per i quali si aspetterà la fine dei giochi prima di dare un giudizio (anche se chiaramente sarà difficile replicare quelli dei festeggiamenti per il centenario) quanto per le proposte: fin dalle battute iniziali, la manifestazione sta regalando un immenso concentrato di storie legate alla Moto Guzzi.

Motoraduno Guzzi 2023

E che il filone fosse quello ‘storico’ lo si era già intuito da come il Motoraduno è cominciato: prima con il ‘Guzzi Grand Tour’ che ha seguito la rotta del Circuito del Lario, su cui a breve torneremo, poi con le inaugurazioni dell’itinerario ‘Sulle orme di Carlo Guzzi’ e della riproduzione della fontana in via Cavour, anche quella a suo modo una parte correlata alle vicende della casa motociclistica mandellese.

Motoraduno Guzzi 2023

E ora, con la seconda giornata dedicata al grande evento per guzzisti e appassionati di due ruote, due nuove esposizioni hanno aperto i battenti (e resteranno visitabili fino a domenica alle ore 13.00), in cui si conservano “frammenti di Moto Guzzi”: quella dedicata alla storia del Circuito del Lario in sala polifunzionale al Lido e alla Freccia Rossa della Bontà all’Oratorio di San Lorenzo.

Motoraduno Guzzi 2023

Il Circuito del Lario lo chiamavano il ‘Tourist Trophy italiano’, appellativo che la competizione si meritava a tutti gli effetti visto che aveva tutte le carte in regole per superare l’ “antagonista” inglese, in termini di sensazionalismo e tecnicità. Annovera tra i suoi vincitori nomi di spicco del motociclismo italiano come Tazio Nuvolari, Achille Varzi, Pietro Ghersi, Luigi Arcangeli, Nello Pagani, Amedeo Ruggeri. Il percorso su strade cittadine lungo 36,5 km, reso insidioso dalle condizioni del terreno in terra battuta, ghiaioso o acciottolato (venne, nelle ultime edizioni, inserito il porfido) fu attraversato dai corridori dal 1921 al 1939, quindici rassegne in totale. Onno, Vassena, Limonta, Bellagio, Civenna, Magreglio, Barni, Asso, Valbrona i paesi coinvolti.

Motoraduno Guzzi 2023 Motoraduno Guzzi 2023

Era famoso soprattutto per le sue 300 curve, che richiedevano ai partecipanti uno sforzo fisico importante, considerato anche i mezzi che avevano a disposizione all’epoca. Uomini e motori ma anche un’organizzazione certosina dietro al Circuito del Lario, i cui retroscena potranno essere scoperti recandosi in sala polifunzionale al Lido di Mandello.

Motoraduno Guzzi 2023

Spostandosi dalla parte opposta, ma sempre restando in zona lago, un’altra storia che ha come protagonisti i Guzzini viene raccontata, nel cortile dell’Oratorio di San Lorenzo: la Freccia Rossa della Bontà. Fu una spedizione scout voluta da Don Carlo Gnocchi che attraversò mezza Europa, da Milano fino ad arrivare in Norvegia, a Oslo, per portare nei luoghi attraversati un messaggio di fratellanza e sensibilizzare sul problema dei ‘mutilatini’, bambini che a seguito della guerra erano rimasti gravemente menomati, questione che stava particolarmente a cuore a Gnocchi. Era il 1949. Questa carovana, questa ‘Freccia Rossa’, era composta da scout in sella a Guzzini rossi fiammanti, messi a disposizione dalla stessa Moto Guzzi. Un viaggio, un’impresa, che aveva come fine ultimo quello di parlare il linguaggio della pace.

Motoraduno Guzzi 2023

In mezzo al frastuono dei motori e della festa che caratterizza il Motoraduno pezzi di storia staranno lì, su carta e sotto forma di oggetti, silenziosi, in attesa di essere letti, scoperti e narrati. QUI IL PROGRAMMA COMPLETO DEL MOTORADUNO 2023, con anche le due mostre.

GALLERIA FOTOGRAFICA