MANDELLO – A soli 14 anni suonava l’organo nella chiesa parrocchiale di Lierna. Allievo del professor Giuseppe Zelioli, musicista lecchese d’adozione, proseguì gli studi al conservatorio di Piacenza. Chiamato alle armi, suonò nella banda dell’Esercito e persino in Grecia, dove divenne organista in una piccola chiesa nel Peloponneso. Lui è Giuseppe Scanagatta, classe 1917, del quale a fine mese ricorre il sesto anniversario della morte.
Per ricordarlo e onorarne la memoria domenica 6 aprile il Coro Giuseppe Zelioli di Mandello, costituito nel 1986 e del quale lo stesso maestro Scanagatta fu fondatore e direttore fino al 2001, accompagnerà la messa delle 18.30 nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore eseguendo tre brani tratti dall’opera “La Passione” del celebre musicista del quale la formazione canora porta il nome, oltre al brano “Anima Christi, santifica me” dello stesso Zelioli e – alla Comunione – “Pane di vita nuova” di Marco Frisina.
Il nome e la storia musicale di Giuseppe Scanagatta si legano a filo doppio, come detto, al Coro Zelioli, la sua grande e autentica passione. Dedicava ogni momento del suo tempo libero a riscrivere le partiture e si teneva costantemente aggiornato e in contatto con i direttori di altri cori per un proficuo scambio di esperienze.
Due sere alla settimana erano dedicate alle prove per preparare i canti della liturgia, delle elevazioni spirituali e dei concerti. Ai suoi cantori sapeva trasmettere entusiasmo, passione, rigore e amore per il bel canto, mai urlato ma sempre armonico e rigorosamente “a cappella”.
Pignolo nel pretendere la giusta intonazione e soprattutto la corretta pronuncia, affinché le voci si armonizzassero tra loro, analizzava i testi e coinvolgeva gli esecutori in modo tale da far cogliere loro il significato dei brani eseguiti e le intenzioni del singolo autore, per una consapevole e corretta interpretazione.
Amava il canto gregoriano che, era solito dire, “è la massima espressione della preghiera e dà modo di esprimere al meglio l’accordo armonico tra le parole e la musica”.
Per tutti Giuseppe Scanagatta era un eccezionale ascoltatore. Lettore accanito (trascriveva sempre le frasi che più lo colpivano su fogli che poi custodiva nel portafoglio), fu uomo di grande cultura a tutto tondo, un filosofo con uno spiccato senso dell’ironia che spesso e volentieri usava per smorzare le situazioni.
“Quando aveva qualche cruccio – ricordano i suoi familiari – si rifugiava nella musica e, al suo pianoforte, le dita parevano danzare sulla tastiera, disperdendo la tristezza nell’aria. Ancora oggi, a distanza di sei anni dalla sua morte, salendo le scale di casa sembra di sentirlo suonare”.
Lavorò alla Moto Guzzi, Scanagatta, e fece parte dell’orchestrina aziendale con Sergio Brambilla, Sergio Todeschini e Adriano Valpolini. Fino agli anni Sessanta suonò nelle balere con un gruppo di amici con i quali aveva fondato un’orchestra.
Su richiesta dell’arciprete, divenne organista della chiesa di San Lorenzo (incarico che conservò per dieci anni), fu direttore del coro parrocchiale e maestro della banda di Mandello, per poi divenire organista titolare della chiesa parrocchiale del Sacro Cuore e fondare successivamente il Coro Giuseppe Zelioli, che lui volle fondamentalmente a servizio della liturgia.
Sotto la sua guida il coro ha in ogni caso ottenuto riconoscimenti dal pubblico e dalla critica per i concerti eseguiti in varie località del Lecchese, del Comasco e del Sondriese. Ha partecipato a un’importantissima messa celebrata al Santuario della Madonna di Lezzeno, sopra Bellano, trasmessa in diretta televisiva nel 1989 dalla Rai.
Ha inoltre tenuto un concerto nella Basilica lecchese di San Nicolò in occasione del 40° anniversario della morte di Giuseppe Zelioli, ha eseguito a Villa Gomes il concerto d’inaugurazione della Scuola civica “Zelioli” di Lecco e nel 1999 – in occasione del 50° della scomparsa del maestro Zelioli – ha organizzato, in collaborazione con la Fondazione Ercole Carcano di Mandello, una rassegna corale alla quale hanno partecipato importanti cori del panorama musicale nazionale. Lo stesso Coro Zelioli ha accompagnato la celebrazione che ha concluso la rassegna eseguendo la Messa dedicata a Maria Bambina composta sempre da Zelioli. Nel maggio 2010 è stato invitato a Nasaud (in Romania) in occasione di un’importante rassegna corale.
Dal 2008 la direzione è affidata al maestro Gianmichele Brena, organista e direttore di coro, subentrato a Emanuela Milani.
Oltre ai consueti concerti proposti sul territorio nel periodo natalizio, pasquale e mariano, il coro (che si avvale dell’accompagnamento all’organo del maestro Giovanni Cantaluppi) ha partecipato di recente alla rassegna provinciale organizzata dall’Usci Lombardia. E ora l’attesa è per l’omaggio di domenica 6 aprile, doveroso e sentito, al maestro Giuseppe Scanagatta.