Inaugurata a Bergamo una mostra interamente dedicata a Ennio Morlotti (Lecco 1910 – Milano 1992) e Romano Trojani (Lecco 1926), i due grandi artisti lecchesi protagonisti della pittura italiana del secondo Novecento. È I formidabili anni Cinquanta, l’esposizione organizzata dalla Fondazione Credito Bergamasco in occasione del suo 120° anniversario e che sino al prossimo 28 ottobre permetterà di ammirare ben 36 opere dei due pittori.
Visitata nei giorni scorsi anche dal Sindaco di Lecco, Virginio Brivio, e dall’assessore alla Cultura, Michele Tavola, la mostra si propone di rileggere da vicino un particolare periodo di tempo, quello compreso tra il 1950 e il 1960, e di farlo prendendo in considerazione i paesaggi realizzati da due artisti che hanno interpretato e rappresentato un mondo appena uscito dalla guerra. Due pittori che, come illustra il Segretario Generale del Credito Bergamasco Angelo Piazzoli, sono stati soprattutto buoni amici: «“Ennio” è la parola che più ricorre nei discorsi di Romano Trojani – spiega Piazzoli nel catalogo – Da qui si percepisce l’antico e saldissimo legame, costruito sulla roccia di una comune esperienza di vita e di un’amicizia forte, solidale, assolutamente disinteressata al punto di considerare normale il sacrificare proprie qualità pur di non oscurare o trascurare l’amico. Questa mostra – prosegue – propone i due artisti per la prima volta a confronto: nonostante tutti gli anni in cui hanno discusso di pittura, i viaggi e le esperienze, Morlotti e Trojani non hanno, infatti, mai esposto in una bi-personale».
Ma sono il territorio lecchese e, soprattutto, l’Adda i protagonisti indiscussi di questa esposizione, che vede susseguirsi quadri raffiguranti il lungolago cittadino, il fiume nelle varie stagioni e i suggestivi paesaggi brianzoli, situati sempre ai bordi del corso d’acqua lombardo.
«Morlotti e Trojani sono nati in questa terra – spiega Anna Caterina Bellatti, curatrice della mostra – e I favolosi anni Cinquanta racconta il loro tempo migliore, quando con pennellate materiche e selvagge rivelavano qualcosa di intimo e straordinario sui profili delle montagne, la vegetazione lussureggiante, la bellezza folgorante dei cieli di Lombardia», attraverso linguaggi pittorici per certi versi differenti. «Se guardati con attenzione – prosegue la curatrice – numerosi dipinti lombardi di Trojani rivelano nel tessuto dell’impaginazione un pensiero matematico. Questa mi sembra – spiega – la diversità fondamentale tra i due. Perché se le convinzioni artistiche di Morlotti facevano sì che di un albero bastasse rappresentare qualche foglia, Trojani nei suoi boschi rigogliosi fabbrica un miscuglio organizzato di rami, tronchi e foglie rassomigliante a una tappezzeria vegetale».
Positivamente colpiti dal percorso espositivo il sindaco e l’assessore alla Cultura di Lecco, entrambi presenti all’inaugurazione di venerdì 29 settembre. «È straordinario – commenta e conclude Virginio Brivio – poter ammirare le opere di questi grandi artisti lecchesi, che hanno segnato così profondamente l’avanguardia pittorica italiana degli anni Cinquanta. Una mostra davvero suggestiva, che consiglio di visitare a tutti coloro che abbiano un po’ di tempo. Speriamo, in un prossimo futuro, di poter ammirare anche sulle sponde del nostro Lago le opere di questi due artisti».
La mostra è allestita presso il Palazzo del Credito Bergamasco, in Largo Porta Nuova 2, a Bergamo.
Orari: da lunedì a venerdì, durante l’apertura della filiale (dalle 8.20 alle 13.20 e dalle 14.50 alle 15.50); Sabato 1, 8 e 15 ottobre dalle 14 alle 21, con possibilità di visite guidate e gratuite alle 14.00, 15.30, 17.00, 18.30, 20.00; domenica 2, 9 e 16 ottobre dalle 11 alle 20, con possibilità di visite guidate e gratuite alle 11.00, 14.00, 15.30, 17.00, 18.30.
L’ingresso è libero.