Nessuno Escluso. Sale in cattedra la Costituzione, per fortuna ancora viva

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«Nonostante i tempi difficili, la Costituzione italiana continua a essere viva e presente. C’è chi cerca di cambiarla, sostituirla con formule nuove, delegittimarla. Ma il testo costituzionale mantiene la sua funzione di argine e di guida». È il commento di Domenico Gallo, consigliere presso la Corte di Cassazione intervenuto a Lecco nella serata di mercoledì, al centro civico di Germanedo, in occasione della presentazione del volume Ri-Costituente, testo illustrato che racconta la carta fondamentale dell’ordinamento dello Stato italiano. Realizzato dall’architetto e grafico Daniele Capo, il libro si propone come un modo per riavvicinarci alla Costituzione attraverso delle inedite rappresentazioni visive dei suoi articoli e vanta una prefazione dello stesso Gallo.

Ad aprire la serata, quinto appuntamento della rassegna culturale Nessuno Escluso (promossa da Arci, Cgil, Fondazione Ciceri Losi, Sinistra Ecologia Libertà e Rifondazione Comunista), il presidente dell’Arci lecchese, Davide Ronzoni, il quale ha introdotto i due ospiti e presentato il volume, edito quest’anno dalla Casa Editrice Davide Ghaleb.

«Il libro di cui vogliamo parlare – spiega Ronzoni – rappresenta un nuovo modo di sfogliare e “leggere” la nostra Costituzione. Si tratta di un progetto che può essere di grande aiuto nelle scuole in quanto fornisce agli insegnanti, soprattutto delle classi inferiori, uno strumento di qualità, bello da visionare e funzionale».

Ma com’è nata l’idea di cimentarsi nella progettazione grafica di un libro illustrato?

«Il volume – spiega l’autore – è la trasposizione in pagine di una mostra realizzata nel 2008 in collaborazione con l’Arci di Viterbo. Si trattava della sessantesima ricorrenza dall’entrata in vigore del testo costituzionale e abbiamo pensato di rendergli omaggio allestendo un’esposizione illustrata sul tema. Finita la mostra è stato per me naturale pensare di pubblicare un libro, capace di incarnare un chiaro e forte valore civico e di dare sfogo a tutta la mia creatività di grafico».

«Il risultato – interviene Domenico Gallo – è un prodotto molto ben fatto e davvero utile. Spesso – racconta – mi capita di fare degli interventi nelle scuole per parlare agli studenti del nostro testo costituzionale. Il problema è riuscire a spiegare di cosa si tratta ai bambini delle elementari. Ri-Costituente può diventare un buon supporto da utilizzare».

Accanto alla presentazione del nuovo libro di Capo, la serata ha dato grande spazio proprio al consigliere della Corte di Cassazione, il quale ha intrattenuto i presenti discorrendo su numerose tematiche di attualità. «L’importante ricorrenza di quest’anno, ossia i primi 150 anni di vita dello Stato italiano – spiega – ci pone dinanzi a un’inevitabile riflessione. Fino a poco tempo prima del giorno di festa, il 17 marzo, non si sapeva se l’Italia avrebbe festeggiato degnamente il suo compleanno e se avremmo lavorato oppure no. È chiaro che una cosa di questo tipo svela alcune anomalie del nostro modo di intendere lo Stato, la politica, il sistema in generale. È come se di fronte a questo avvenimento avessimo aperto improvvisamente gli occhi e ci fossimo accorti di un pericolo incombente: quello di perdere progressivamente i valori fondamentali. L’Unità d’Italia, la nostra bandiera, i principi racchiusi negli articoli della Costituzione dovrebbero essere comuni a tutti noi italiani e dovrebbero essere difesi».

Ed è proprio sugli attacchi alla Costituzione che Gallo insiste maggiormente. «Negli ultimi vent’anni – afferma – il testo è stato più volte delegittimato e abbiamo assistito a un processo di diseducazione nei confronti dei doveri civici. Il sistema dei pesi e contrappesi e la pari importanza rivestita dai vari poteri dello Stato assicurano il corretto funzionamento della democrazia e devono essere tutelati. La Costituzione non prevede e non deve prevedere capi e nessun organo può essere al di sopra della legalità». Queste, quindi, le parole con cui Gallo si riferisce ai tentativi di modifica del testo fondamentale e alla tendenza a «ribaltare il modo in cui le istituzioni dovrebbero lavorare. Per fare un esempio – aggiunge – al Parlamento spetterebbe, tra le altre cose, il compito di verificare il corretto funzionamento dell’Esecutivo, e chiaramente vice versa. Così una democrazia rimane inviolabile».

Ma nonostante i problemi che la Costituzione può incontrare nel corso della sua storia, su un punto Gallo sembra non avere dubbi: «il testo non è morto, anzi. Continua, infatti, a garantire alcuni aspetti fondamentali del nostro Paese e fa sì che la Corte Costituzionale possa fare il suo lavoro e cancellare le leggi incostituzionali. E poi – prosegue – la forte partecipazione nazionale alla festa per i 150 anni ci fa capire come ancora serpeggi tra di noi il senso di rispetto per l’Italia, per le sue leggi e la legalità, per le istituzioni democratiche, per la storia del Paese e, nonostante non manchi chi non la vorrebbe, anche – conclude – per l’Unità».