Galleria Melesi, per i 20 anni una mostra dedicata a Stefanoni

Tempo di lettura: 4 minuti

Taglio del nastro per 150 % made in Italy, la mostra interamente dedicata al grande pittore lecchese Tino Stefanoni e allestita per festeggiare i vent’anni di attività della Galleria Melesi. Inaugurata nella serata di sabato 8 ottobre proprio nello spazio di via Mascari 54, l’esposizione sarà visitabile sino al 26 di novembre e si propone come un’occasione per festeggiare l’anniversario della galleria che la ospita, ammirare le opere dell’artista e, contemporaneamente, fare un omaggio ai 150 anni dell’Italia. Il tutto arricchito dalla proiezione in sala di un’intervista-video di Michele Tavola al pittore, realizzata da Lecconotizie.com in collaborazione con Ilaria Pezone (regista) e Davide Berri (fotografo), visionabile durante gli orari di apertura della mostra. Presenti durante il vernissage di sabato il sindaco di Lecco, Virginio Brivio, e lo stesso assessore alla Cultura, Michele Tavola.

Ma entrando nel merito, perché una rassegna su Stefanoni per festeggiare il compleanno della nota galleria lecchese? «Ho inaugurato questo spazio – ci racconta la titolare, Sabina Melesi – esattamente nell’ottobre del 1991 e anche in quell’occasione ho avuto accanto Tino Stefanoni, al quale ho dedicato la mia prima mostra. Quella data ha segnato l’inizio di una collaborazione e di un’amicizia cresciuta nel tempo ed è per questo motivo che ho pensato che non potesse esserci un artista migliore con cui festeggiare i miei vent’anni di attività. Insieme – prosegue – abbiamo quindi pensato di allestire un’esposizione in grado di rendere omaggio al nostro Paese, che proprio quest’anno ha compiuto i suoi 150 anni di vita, e l’abbiamo fatto con una mostra che nel titolo esprime tutto il nostro essere e sentirci italiani».

Questa, quindi, l’idea che sta alla base della rassegna, che come spiega la Melesi «si articola in più momenti. Innanzitutto – illustra – è presente un primo omaggio al Tricolore grazie a tre opere degli anni Settanta: l’accostamento di quadri con rappresentati mestoli verdi, cassette bianche e tubetti rossi ricrea, infatti, la bandiera italiana. Segue un percorso attraverso “Il mondo delle cose”, al quale l’artista si riferisce sempre, e un’ultima sezione dedicata a opere realizzate appositamente per l’occasione. Si tratta – precisa – di un bel gruppo di paesaggi mentali che rappresentano “cose”, dal castello al rifugio di montagna passando per la scalinata, e che hanno in comune il Tricolore sventolante».

E sono come sempre le “cose” ad essere protagoniste dei quadri di Stefanoni, pittore presente nel mondo internazionale dell’arte da più di quarant’anni, nel 2011 alla Biennale di Venezia. «Negli oggetti – ci spiega lo stesso Stefanoni – gli esseri umani lasciano una traccia del loro pensiero e della loro storia. Il mondo delle cose è, a differenza dei mondi animale e vegetale, di pertinenza dell’uomo ed è questo l’aspetto che lo rende tanto interessante ai miei occhi». Da qui le numerose tavole con gli oggetti del quotidiano, di cui Stefanoni ha negli anni fornito una sorta di inventario e campionatura, attraverso uno stile rigorosamente minimale.

Ma tornando all’anniversario della Galleria Melesi, come sono stati questi vent’anni?

«Di sicuro all’inizio non è stato facile – riprende la titolare – Ho aperto lo spazio espositivo che avevo solo ventiquattro anni. Mi piaceva l’arte perché sin da piccola sono stata circondata da questo mondo fantastico grazie a mio padre, collezionista, e a mia madre, artista. Nei primi anni è stato difficile riuscire ad affermarmi: una giovane donna con poca esperienza alle spalle deve darsi un gran da fare per riuscire nel suo intento. Un po’ alla volta ce l’ho fatta: mi sono creata un mio gusto personale e ho dato il via a collaborazioni assidue con artisti di livello, tra i quali vorrei ricordare Maurizio Arcangeli, Nando Crippa, Luigi Erba, Franco Fontana, Mario Giacomelli, Antonio Ievolella, Giovanni Manfredini, Giuseppe Maraniello, Pino Pinelli, ovviamente Tino Stefanoni, Simona Uberto, Grazia Varisco, Alessandro Verdi e, tra gli stranieri, Terry Atkinson (Inglese), Horacio Garcia Rossi (Argentino), Jiri Kolar (Repubblica Ceca), Julio Le Parc (Argentino), Roman Opalka (Francese / Polacco), Dmitrij Prigov (Russo), Long Thanh (Vietnam)».

La mostra è aperta da martedì a sabato, dalle 16 alle 19 (altri orari su appuntamento). Per informazioni: Galleria Melesi, via Mascari 54, e-mail info@galleriamelesi.com. Sito Internet www.galleriamelesi.com.

[vimeo]http://vimeo.com/30221323[/vimeo]