CALOLZIOCORTE – Dal primo gennaio la raccolta rifiuti a Calolziocorte verrà affidata a Silea: cosi è stato deciso nella serata di lunedì durante il consiglio comunale con l’approvazione della vendita del ramo d’azienda Igiene di Ausm alla società di Valmadrera.
Decisione presa in una seduta animata che, al momento del voto, ha visto i due gruppi di minoranza abbandonare l’aula non partecipando così alla votazione. La Lega Nord ha motivato il suo gesto sostenendo che “‘Ausm è stata svenduta e non venduta”, sulla stessa linea d’onda il Gruppo Lavoro, Sviluppo e Libertà: “Non è stato un buon affare – hanno dichiarato – si poteva ottenere di più, a vantaggio di un maggior risparmio per i cittadini”.
Ha invece deciso di astenersi dal voto il consigliere di maggioranza Paolo Cola: “E’ stato chiesto di votare una vendita non ben definita, inoltre questa mia astensione vuole essere un monito affinché in futuro si lavori meglio e non si debbano più prendere decisioni importanti all’ultimo minuto”.
La decisione era già nell’aria, infatti 10 giorni fa la proposta era stata presentata nell’apposita Commissione Bilancio e aveva già fatto discutere. Numerose le motivazioni che hanno spinto la Giunta comunale a guardare con favore alla società di Valmadrera per l’affidamento della raccolta dei rifiuti, in quanto, com’era già stato spiegato, porterebbe ad una riduzione dei costi di smaltimento con un risparmio del 30% ai calolziesi e permetterà il reintegro di tutti i dipendenti Ausm in Silea.
La decisione è stata raggiunta dopo aver svolto due perizie: una da parte dell’acquirente (Silea) che ha valutato il ramo d’azienda Ausm per 395mila euro e la seconda perizia è stata effettuata da Ausm stessa la cui valutazione è stata di 435mila euro.
Le due società si sono accordate per un importo di 415mila euro al quale però va sottratto il residuo del finanziamento che Ausm ha ancora attivo presso la Banca Popolare di Milano del valore di circa 75mila euro e il pagamento dei Tfr e delle ferie arretrate dei dipendenti per un totale di 261mila euro, quindi alla luce di tutto ciò il Comune percepirà, dalla vendita dell’azienda, 124mila euro circa.
Prima della votazione, le prime critiche sono state mosse dal consigliere di maggioranza Paolo Cola che ha accusato il Consiglio di Amministrazione dell’Ausm di “essersi lavato le mani” sottolineando che “il prezzo di vendita è sottostimato” criticando inoltre le modalità con cui sono state effettuate le perizie.
Al consigliere Cola ha subito riposto il presidente dell’Ausm Andrea Bonaiti: “dal nostro punto di vista ci siamo comportati da amministratori responsabili e non ci siamo lavati le mani anzi, la perizia è stata affidata ad un nostro consulente (Marco Castelli) al quale abbiamo chiesto di analizzare in modo lucido e razionale il valore del ramo rifiuti fornendogli tutti i documenti utili e necessari, documenti che abbiamo fatto visionare anche al consulente di Silea”.
Dure critiche da parte del gruppo di minoranza della Lega Nord che per voce del capogruppo Marco Ghezzi ha sottolineato: “La proposta di Silea è stata l’unica presa in considerazione nonostante fosse arrivata un’altra proposta giunta dai Servizi Comunali di Sarnico, tra l’altro nemmeno discussa; inoltre condivido le dichiarazioni del consigliere Cola: la valutazione economica stabilita dalle due perizie risulta essere troppo simile per renderle veritiere e tutto lascia pensare ad un accordo preventivo fatto dalle due società”.
Ghezzi ha poi concluso l’intervento facendo notare che “nei documenti a disposizione del consiglio comunale non era presente la perizia fatta da Silea, a dimostrazione della poca chiarezza da parte della maggioranza senza dimenticare che per legge tutti i documenti devono essere messi agli atti”.
Pronta la risposta del sindaco Cesare Valsecchi su quest’ultimo punto: “Non vi è alcun accordo segreto tra le due società. La perizia di Silea c’è ma non è stata stampata e inserita nei documenti che il Consiglio Comunale ha distribuito”.
Anche la lista di minoranza sviluppo, lavoro e libertà non ha risparmiato critiche riguardo al contratto di acquisizione stipulato tra Silea e Ausm, per voce del consigliere Dario Gandolfi: “nel momento in cui si acquisisce un’azienda si acquisiscono carne ed ossa e quindi non trovo giusto lasciare a carico di Ausm il pagamento dei Tfr e delle ferie arretrate dei dipendenti gravando di fatto sulle casse del comune che percepirà una cifra inferiore rispetto al prezzo di vendita”.
Poi è intervenuto di nuovo il consigliere Cola sottolineato come: “Le penali inserite nel contratto con Silea sono le medesime di quelle presenti nel contratto con Ausm. Inoltre nella delibera alcune strade non sono state ancora inserite nel piano di logistico di ‘spazzamento’ “.
Il sindaco ha fatto sapere che “Le penali sono le stesse perché sia Ausm che Silea svolgono il medesimo servizio. Per questo motivo non ci sembrava giusto chiedere maggiori garanzie. Per quanto riguarda invece lo ‘spazzamento’ delle strade il piano è il medesimo di quello approvato nel febbraio con Ausm e le strade indicate e non inserite sono strade private”.
Come già detto, si è passati quindi al voto con l’approvazione da parte della maggioranza mentre Lega e Gruppo Lavoro, Sviluppo e Libertà hanno lasciato l’aula.
Non essendoci i tempi utili necessari per perfezionare la cessione, Silea affitterà affitterà per un massimo di sei mesi il ramo di igiene di Ausm, dopodiché verrà effettuata la vendita.
Intanto, il nuovo servizio di raccolta e smaltimento rifiuti e ‘spazzamento’ strade targato Silea partirà tra due giorni: il 1 gennaio 2015.