Energia rinnovabile e solidarietà: la CERS Lecco ETS apre le porte a Comuni ed imprese del territorio

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fotovoltaico pannelli
(Foto di andreas160578 da Pixabay)

Contributo PNRR al 40% per nuovi impianti fotovoltaici nei comuni sotto i 5.000 abitanti. Adesione gratuita per PA, enti e imprese

LECCO – Una spinta concreta verso la transizione energetica, con lo sguardo puntato non solo sulla sostenibilità ambientale ma anche sulla coesione sociale. È questo il cuore della proposta della Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale CERS Lecco ETS, che lancia un invito diretto a tutte le Pubbliche Amministrazioni, enti e imprese del territorio lecchese: entrare a far parte della Comunità come soci, contribuendo alla produzione e condivisione di energia pulita.

L’adesione, totalmente gratuita, è riservata in questa fase iniziale ai soli enti e imprese che abbiano installato impianti fotovoltaici dopo il 18 giugno 2024, o che siano intenzionati a farlo. Restano, per ora, esclusi i cittadini privati, sia come produttori sia come consumatori.

Una delle leve più interessanti di questo progetto è rappresentata dagli incentivi economici attualmente disponibili: le PMI situate in comuni con meno di 5.000 abitanti possono infatti contare su un contributo a fondo perduto pari al 40% dell’investimento, reso possibile dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Una misura prorogata fino al 30 novembre 2025, che punta a facilitare la diffusione di impianti fotovoltaici anche in contesti territoriali più piccoli.

«Diverse aziende del territorio hanno già provveduto nei mesi scorsi a inoltrare la richiesta di adesione alla CERS di Lecco al fine di beneficiare dell’incentivo», spiegano i promotori. E l’interesse crescente ha spinto la Comunità ad ampliare la propria rete: accanto alle due configurazioni già attive nel Comune di Lecco – Caleotto (500) e Bonacina (501) – nei prossimi mesi nasceranno nuove configurazioni nelle cabine primarie di Valmadrera-Civate (499), Mandello-Abbadia (539), Bosisio-Cesana (493), Oggiono (484), Rogeno (490) e Garbagnate Monastero (479).

Ma la vera novità – e forse il tratto più distintivo della CERS Lecco – è l’impostazione solidale del progetto: il 60% degli incentivi generati sarà infatti destinato al Fondo di comunità, gestito dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese. Sarà quest’ultima a selezionare e finanziare progetti sociali e ambientali, in un’ottica di restituzione collettiva del valore generato.

L’invito è chiaro: tutte le realtà interessate a partecipare possono consultare lo statuto e scaricare la documentazione necessaria sul sito ufficiale della CERS Lecco. Per informazioni e contatti: cers@comune.lecco.it.

Una proposta che intreccia ambiente, economia locale e responsabilità sociale. E che offre al territorio lecchese l’occasione concreta di essere protagonista della transizione energetica, con benefici tangibili nel presente e nel futuro.