Gli scambi commerciali tra Lecco e la Cina
Molto più “import” che “export” per le aziende lecchesi
LECCO – I rapporti con la Cina valgono 17,6 miliardi per la Lombardia nel 2018, il 40% del totale italiano che è di 44 miliardi. Cresce l’interscambio regionale, +10,9% in un anno. Si tratta di 13 miliardi di import (+10,5%) e 4,4 miliardi di export (+12,2%).
I dati sono contenuti nello studio pubblicato dalla Camera di Commercio di Milano-Monza-Lodi in concomitanza con la visita in Italia del presidente cinese Xi Jinping e la firma del memorandum di relazioni commerciali con il colosso asiatico.
Per Lecco la Cina rappresenta ben 290,8 milioni di euro di interscambio, in crescita nel 2018 di ben 7 punti percentuali rispetto al 2017 quando il valore si attestava a 270 milioni di euro.
A crescere sono soprattutto le importazioni delle imprese lecchesi dal paese orientale, passate dai 184 milioni del 2017 ai 209 milioni di euro dello scorso anno.
Le principali importazioni riguardano prodotti tessili e di abbigliamento (42,9 mln), metalli o prodotti in metallo (97,7 mln), apparecchiature elettroniche (15,5 mln) ed elettriche (15,05 mln).
Le esportazioni invece sono in calo: le vendite delle imprese lecchesi in Cina nel 2018 sono diminuite, 81 milioni di euro contro gli 89 milioni di export registrati nel 2017 e riguardano principalmente produzioni del metalmeccanico (26 mln), prodotti agroalimentari (1,9 mln), macchinari e apparecchiature (30,6 mln).
Gli scambi con la Lombardia e l’Italia
La Lombardia è seguita in Italia da Veneto ed Emilia Romagna (oltre 5 miliardi) e Piemonte con 4 miliardi. Prime a livello nazionale Milano (8 miliardi, +12,7%) e Lodi (2,3 miliardi, +20,4%). Vengono poi Torino, Bologna, Treviso e Vicenza. Tra le prime 10 con oltre un miliardo di scambi anche le lombarde Bergamo (+7,1%), Monza Brianza (+10%) e Brescia (+8%).
Si stima che le imprese cinesi a partecipazione italiana siano oltre 1700, con circa 150 mila addetti e un giro d’affari di 22 miliardi di euro. A queste vanno sommate le 450 imprese a capitale italiano presenti a Hong Kong, che contano circa 8 mila addetti per un giro d’affari di oltre 2,3 miliardi di euro.
Nel complesso, il numero di imprese italiane direttamente presenti in Cina o a Hong Kong – con uffici di rappresentanza, joint venture o WFOE – supera dunque di gran lunga le 2 mila unità, dato più che raddoppiato negli ultimi quindici anni.