L’Hotel Promessi Sposi di Malgrate punta su una proposta ristorativa di qualità
Chef Roberto Pirelli e chef Gaetano Di Palma puntano a conquistare la gente del territorio
MALGRATE – L’Hotel Promessi Sposi di Malgrate si prepara alla nuova stagione puntando su una proposta ristorativa di qualità grazie all’arrivo di due nuovi chef di grande esperienza. Nella mattinata di oggi, 19 febbraio, sono stati presentati ufficialmente gli chef Roberto Pirelli e Gaetano Di Palma, il primo guiderà la cucina del Lisander Restaurant, il secondo la cucina del Bistrot Da Giovannino.

“La ristorazione è importante non solo per i turisti ma per tutti gli ospiti dell’Hotel Promessi Sposi, perciò abbiamo deciso di sviluppare sempre di più la nostra proposta facendo un passo alla volta – hanno spiegato Fabio Dadati e la moglie Sabrina Frigerio, titolari della splendida struttura 4 Stelle Superior affacciata sul lago -. Questi due nuovi chef sono l’anima pulsante dei nostri due ristoranti, duo professionisti di grande esperienza. Ricordo che i due locali hanno meno di due anni di vita e questo nuovo passo ci permette di salire ancora di livello. Sono sicuro che la presenza di chef Pirelli e chef Di Palma sarà un’importante opportunità anche per i ragazzi che, magari attraverso le scuole, verranno a lavorare qui. I giovani, infatti, al di là dello stipendio vogliono crescere e qui si sta sicuramente creando l’ambiente giusto”.

Chef Roberto Pirelli
Roberto Pirelli, a dispetto del cognome, vanta origini siciliane. Classe 1974, ha cominciato a 13 anni facendo il lavapiatti. Dopo il diploma alla scuola alberghiera ha cominciato la sua carriera all’estero: “Un’ora dopo la fine degli esami mi attendeva un volo per Mombasa per la prima esperienza lavorativa in un villaggio turistico a Zanzibar. Era la metà degli Anni ’90”.
Dopo diverse esperienze all’estero, il servizio militare in Marina, sulla mitica Amerigo Vespucci, ovviamente in cucina, nel 2000 viene a mancare il padre quindi decide di tornare in Italia: “Ho visto etnie diverse, religioni diverse, culture diverse di cui porto ancora con me tutti i profumi e con cui ho ‘sporcato’ in maniera elegante la mia cucina. Fondamentale è la materia prima per me che propongo una cucina pulita, diretta e focalizzata sul piatto. E proprio perché in questo lavoro non si è mai arrivati, ma l’evoluzione è continua, mi è piaciuta la filosofia di questo luogo e di ciò che è stato creato qui. Perciò ho accettato la sfida con la volontà di trasmettere il mio io attraverso i piatti. L’obiettivo è entrare nella testa e conquistare la gente del territorio. Cosa è per me l’innovazione? E’ la semplicità capace di far scoprire nuove sensazioni”.

Chef Gaetano Di Palma
Anche per Gaetano Di Palma, classe 1985, l’inizio della carriera è stato contraddistinto da una dura gavetta: “Sono originario della Costiera Amalfitana e ho cominciato a 13 anni pelando patate. Dopo il diploma alla scuola alberghiera ho fatto la valigia e sono salito al Nord e non sono più sceso. La prima esperienza è stata a Villa Serbelloni con chef Bocchia a cui devo molto perché mi ha insegnato il rispetto per la materia prima e l’amore per la cucina”.
Una carriera costellata di esperienze tra navi da crociera e la cucina del Ciasa Salares in Alta Badia: “Nel 2018 sono diventato papà e ho deciso di tornare sul lago. Negli ultimi anni ho preso casa a Valmadrera e cercavo un posto che mi facesse uscire fuori. Non mi è mai piaciuto entrare nel mondo dei ristoranti stellati, definisco la mia cucina semplice e tradizionale che, però, parte da un’ottima materia prima. Qui cercavano una persona che potesse dare un timbro alla cucina del Da Giovannino Bistrot e siamo andati subito d’accordo, la sintonia è stata immediata. Non nascondo che considero questa nuova avventura anche un opportunità per imparare da persone che sicuramente sono capaci”.
Lisander Restaurant e Da Giovannino Bistrot sono pronti per diventare un punto di riferimento nell’offerta culinaria del territorio. “I due nuovi chef sono su due progetti differenti ma lavorano tanto insieme perché hanno trovato subito il giusto feeling – ha concluso Dadati -. Il primo obiettivo è regalare una bella serata alle persone che vengono a mangiare da noi. Il nostro obiettivo non sono riconoscimenti o la stella, ma è far bene… poi sono convinto che i risultati arrivano”.