LECCO – “Cara redazione buongiorno,
vi seguo costantemente e da qualche giorno ho in mente un articolo che lessi con nervosismo: Meno ore di cassa integrazione, UIL: “Si conferma la ripresa”
Non sono al corrente della situazione globale, e sono sicuro (o quanto meno me lo auguro) che ci siano settori in ripresa come altri che non hanno mai saputo il significato della parola “crisi”, ma quanto scritto nell’articolo non rispecchia la nostra situazione di piccola azienda (che per il momento voglio mantenere anonima) del lecchese.
Da mesi abbiamo fatto richiesta di cassa integrazione, accettando di fornire la mole documentale richiesta al fine di “attestazione” della situazione, documenti che mai prima d’ora ci erano stati richiesti.
Dopo mesi passati nel dubbio abbiamo ricevuto un’accettazione parziale che su consiglio dell’associazione che ci segue non abbiamo ancora scontato per cercare di ottenere l’accettazione totale.
In più, come se non bastasse, ci siamo visti recapitare una sorta di multa per cassa integrazione arretrata già autorizzata e goduta negli anni precedenti: cioè l’inps ci ha autorizzato ad effettuare la cassa integrazione ed ora ci chiede i soldi indietro dicendo che non lo era?
Onestamente è una situazione che fatichiamo a comprendere e come ci è stato detto pare che non siamo un caso isolato ma è una situazione tuttavia solo lecchese dal momento che in provincia di Como non esistono problematiche simili (ed infatti i dati in merito sono ben diversi).
Mi chiedo quindi: non è forse possibile che il vostro calo della cassa integrazione, tanto acclamato nell’articolo e visto come ripresa economica non sia in realtà dovuto al fatto che l’INPS Lecco non sta concedendo la cassa nonostante la richiesta? Vedere tali numeri dimezzarsi se non di più, ed in alcuni casi in netta controtendenza con i dati di Como a me pare un pochino sospetto, al netto del differente tessuto industriale che indubbiamente può andare a creare discrepanze.
In attesa del prossimo articolo “Boom della cassa integrazione in provincia di Lecco”, vi porgo i miei più cordiali saluti”.
Un vostro lettore affezionato.