ERBA – Scalda i motori la 34esima edizione della Mostra dell’Edilizia Civile e Industriale (MECI), in programma al centro espositivo Lariofiere di Erba dal 25 al 27 marzo prossimi. E lo fa nella consapevolezza che, nonostante una situazione di forte difficoltà che il settore ha vissuto negli ultimi dieci anni, il peso dell’industria delle costruzioni e del suo indotto sull’economia delle province lariane continua ad essere rilevante.
“L’edilizia ha sempre svolto una insostituibile funzione di volano per lo sviluppo del Paese – afferma Paolo Valassi, presidente del Comitato promotore dell’evento, sostenuto da ANCE Lombardia, ANCE Como e ANCE Lecco Sondrio – Ogni euro che il settore delle costruzioni mette in moto si moltiplica all’interno sua filiera e del suo indotto. Per questo motivo, i segnali di ripresa degli investimenti nel residenziale, testimoniati dall’aumento significativo dei mutui e dal risveglio di un’attenzione da parte del mercato, sono seguiti con grande interesse da tutto il sistema economico, anche nelle nostre province”.
E proprio al mercato del consumatore finale questa edizione della MECI guarda con particolare interesse: “È una tendenza che già nelle ultime edizioni abbiamo voluto incentivare. – afferma il vicepresidente del Comitato promotore della MECI, Davide Maspero – La casa rappresenta infatti sempre un bene di riferimento per le famiglie italiane: il nostro Paese ha, in assoluto, il più alto tasso di proprietà immobiliare. La MECI vuole essere una vetrina privilegiata per chi deve acquistare un’abitazione o per chi è alla ricerca delle ultime novità in tema di materiali e soluzioni per il suo adeguamento impiantistico o strutturale”.
Gli espositori della MECI coprono un ampio spettro di prodotti e tecnologie: dai serramenti ai rivestimenti, dagli impianti fotovoltaici ai pannelli solari, dalle coperture alle case in bioedilizia.. E poi spazio all’immobiliare e ai servizi professionali per chi deve acquistare o cambiare abitazione, oppure deve ristrutturarla: “Del resto – continua Maspero – l’ammodernamento del nostro patrimonio edilizio, pubblico e privato, è forse la più grande sfida che abbiamo di fronte, come società. Il 2020 è ormai dietro l’angolo: l’efficienza energetica, insieme a quella acustica e sismica, sono le priorità verso le quali indirizzare complessivamente i nostri sforzi”.
Proprio questi aspetti saranno alcuni degli argomenti proposti alla riflessione degli ordini professionali (architetti, ingegneri, geometri, amministratori condominiali), attraverso convegni, workshop e momenti di approfondimento e aggiornamento. Ma, al centro di questa 34esima edizione della MECI, sarà soprattutto il grande tema dello sviluppo turistico e delle strutture necessarie per favorirlo: “Viviamo in un contesto paesaggistico straordinario, circondati da lago, montagne e colline. – spiega Valassi – Se il settore manifatturiero continua ad essere una delle voci più importanti del nostro PIL territoriale, il turismo è ovunque in forte crescita. Occorre fare uno sforzo congiunto per accostarsi in modo nuovo alla costruzione del territorio, sia attraverso la realizzazione di nuove strutture che attraverso la ristrutturazione, la riqualificazione e la modifica di destinazione di immobili esistenti, per poter presentare un’offerta completa e variegata e proporre al fruitore una esperienza unica da vivere”.
Riqualificare spazi e ambienti destinandoli a queste nuove funzioni: una scelta che oggi viene incentivata anche da una specifica legge regionale, che rappresenta una vera opportunità per l’universo sempre più ampio e diversificato degli operatori del settore turistico. A presentarla in occasione del convegno inaugurale sarà lo stesso assessore regionale Mauro Parolini: “Siamo dell’idea che una maggiore sinergia tra il settore del turismo e quello delle costruzioni possa apportare importanti benefici per il nostro territorio, anche in termini di ricadute sotto il profilo occupazionale. – afferma ancora Valassi – importanti benefici per il nostro territorio. In particolare sono convinto che sia importante da un lato agevolare chi già è presente nel mercato turistico e intende continuare a migliorare la propria offerta, dall’altro incentivare nuovi operatori ad investire nel settore. Ciò anche alla luce della nuova normativa regionale”.