L’annuncio della nascita della Fondazione Badoni di oggi su spinta della Confindustria lecchese nasce nel clima di forte bisogno di maestranze qualificate, leggi diplomati agli istituti tecnici. In generale nel corso del 2011 ci sarebbero stati a disposizione 100mila occasioni. Nella Lecco ormai ex capitale della piena occupazione ci sono in realtà ancora posti vacanti. Meno rispetto al passato ma, insomma, erano quasi un migliaio nel 2009, una cifra rilevante e di tutto rispetto.
Sono le aziende manifatturiere a cercarli e non vogliono operai generici, ma proprio tecnici qualificati dal diploma.
Sempre nel 2009 si erano diplomati 1900 ragazzi di questi 1370 si sono iscritti all’università e in 530 si sono subito buttati nel mondo del lavoro. Lasciando insoddisfatta l’offerta d’impiego proveniente dall’industria per 920 persone.
Una dinamica che si perpetua negli anni, anche se ultimamente le richieste delle aziende sono meno numerose rispetto al 2008 quando i posti offerti erano 1690, ma comunque rilevante.