MILANO – 400 provvedimenti approvati in Aula consiliare, tra cui 36 leggi (più di una per ogni seduta); via libera a 240 atti nelle Commissioni e 975 i soggetti incontrati nelle audizioni; 152 sedute consigliari da inizio legislatura. Un costo bassissimo di funzionamento per ogni cittadino: 2,48 euro/anno. Sono questi alcuni dei numeri più importanti del 2016 per la X legislatura del Consiglio regionale della Lombardia.
“Ma come ha ben detto iil presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo, non basta fare le leggi, bisogna fare quelle che servono perché ciò che interessa è la qualità di ciò che il Consiglio regionale produce”, commenta il consigliere regionale lecchese Mauro Piazza.
Il Consiglio ha attivato valutazioni costanti sui provvedimenti approvati, mentre continua a diminuire il contenzioso col Governo (in questa legislatura la Corte ha accolto il ricorso del Governo in soli due casi, peraltro in misura parziale).
“Anche nel 2016 è inoltre proseguito con grande intensità il lavoro di semplificazione e di delegificazione, segno di ulteriore attenzione all’ordinata manutenzione del corpus legislativo regionale. Nella X legislatura finora sono state abrogate 62 leggi, 22 delle quali nel 2016, rafforzando il trend di crescita del tasso di abrogazione che ha raggiunto il 77%”, prosegue Piazza. Dalla nascita dell’istituzione regionale sono state approvate 2.302 leggi e ne sono state abrogate 1.778. Le leggi regionali vigenti sono 524.
Infine è stato confermato anche per il 2016 il costo di 2,48 euro a cittadino: “Il Consiglio regionale lombardo resta quello che costa meno in Italia – conclude Piazza – Nel corso della legislatura i costi complessivi sono stati ridotti del 65% e anche nel 2017 il bilancio del Consiglio prevede un ulteriore risparmio di 500mila euro”.