CANTU’ – Sono entrati nell’appartamento, allertati da una vicina di casa preoccupata, trovando una giovane donna incinta del terzo figlio con un coltello in mano che minacciava il suicidio. Con pazienza e delicatezza i militari hanno iniziato a parlare con la donna, riuscendo dopo un lungo dialogo a farsi consegnare l’arma.
La triste vicenda è accaduto lo scorso 5 giugno, giorno della Festa dell’Arma dei Carabinieri. Protagonisti dell’intervento due militari della Compagnia di Cantù pattuglia del Nor-Aliquota Radiomobile, il Vice Brigadiere Sauro Colgiaco e l’Appuntato Scelto Sabato Di Vece, entrambi da anni in servizio al Pronto Intervento.
La chiamata alla centrale operativa è giunta nel pomeriggio, all’altro capo del telefono c’era una cittadina allarmata dalle urla di disperazione provenienti da un appartamento vicino alla sua abitazione. In posto si è subito portata la pattuglia: appena entrati nella casa, i Carabinieri trovavano la giovane donna, mamma di due figli e in attesa di un terzo, seduta su una sedia in cucina con alcune ferite autolesioniste ed un coltello in mano.
I militari, capendo la drammaticità del momento, hanno iniziato a dialogare con la donna che dopo un primo momento di chiusura si è confidata, raccontando loro le sue vicissitudini passate ed il suo triste presente. Al termine del lungo confronto, durato circa mezz’ora, la giovane donna ha infine consegnato il coltello ai Carabinieri, ringraziandoli per il loro operato e definendoli ‘angeli’. La donna è stata presa in carico dai sanitari per le cure mediche del caso.