Uno dei tre arrestati è già in carcere con l’accusa di essere l’autore dell’omiciodio di Cornaredo del 23 ottobre
A far scattare le manette sono stati i Carabinieri della Stazione di Cornaredo con il Nucleo Operativo e Radiomobile di Corsico
CORNAREDO – Tre arresti da parte del Carabinieri della Stazione di Cornaredo supportati da personale della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Corsico, in esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Milano, su richiesta della locale Procura della Repubblica.
A finire in manette sono stati 3 soggetti di nazionalità albanese, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dei reati di violenza sessuale continuata e violenza sessuale di gruppo continuata, commessi a Cornaredo (MI). Uno dei tre, essendo già detenuto, con l’accusa di essere l’autore materiale dell’omicidio avvenuto a Cornaredo il 23 ottobre scorso, ha ricevuto la notifica del provvedimento restrittivo direttamente in carcere.
Gli arresti sono seguiti all’attività investigativa avviata dalla Stazione di Cornaredo nel mese di maggio, che ha consentito di ricostruire in maniera dettagliata l’episodio avvenuto nella nottata del 3 maggio quando, una cittadina haitiana che frequentava un locale notturno di Milano, sarebbe stata costretta a subire, mediante l’uso di violenza e minacce, ripetuti atti sessuali di vario genere dai tre albanesi.
Dalle indagini condotte, i Carabinieri hanno accertato che la vittima, nel corso della nottata trascorsa all’interno di una discoteca della zona della movida di Corso Como, sarebbe stata avvicinata da uno dei tre albanesi concordando una prestazione sessuale a pagamento da consumarsi preso un lussuoso albergo del centro. Invece la donna sarebbe stata condotta in un Motel di Cornaredo dove, differentemente da quanto precedentemente pattuito in via consensuale, sarebbe stata costretta a subire, mediante atti di violenza fisica ed a turno da tutti e tre gli indagati, ripetuti atti sessuali contro la sua volontà e con modalità a cui la donna si sarebbe opposta invano.
La violenze sessuali, stando a quanto emerso, sarebbero durate tutta la notte e ancora il mattino del 3 maggio, fino a quando nel primo pomeriggio i tre hanno lasciato la camera dell’albergo, con la donna che è potuta uscire e allertare i soccorsi.
Due dei tre arrestati sono stati condotti presso il carcere di San Vittore, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria, mentre il terzo, già detenuto, è stato notificato il provvedimento direttamente in carcere.